Nel pomeriggio di lunedì un folto gruppo di compagne e compagni universitari di Bergamo, tra cui alcune e alcuni militanti del PCL, ha occupato un’aula dell’ateneo orobico per protestare contro i tagli al sistema universitario e le collaborazioni dell’ateneo con le istituzioni israeliane.
Poco dopo le 18 sono partite da parte della dirigenza accademica una serie di minacce, tra cui l’adozione di provvedimenti disciplinari e la revoca dei posti al senato accademico per le studentesse e gli studenti presenti.
Dinnanzi a tali torsioni repressive contro chi anche negli atenei lotta contro il genocidio del popolo palestinese, il Partito Comunista dei Lavoratori esprime tutta la sua solidarietà e vicinanza militante alle studentesse e agli studenti bergamaschi, proprio in questi giorni nei quali è in corso il processo ad Anan, Ali e Mannsour, e prosegue dal 5 ottobre la detenzione di Tarek, compagno tunisino arrestato durante il corteo di quel giorno a Roma.
Contro la repressione delle lotte sociali e internazionaliste.
Contro il DDL 1660.
Per un fronte unico di classe.
Partito Comunista dei Lavoratori