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Il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari è una grande rivoluzione per l’umanità

Il 22 gennaio 2021 è entrato in vigore a livello mondiale il TPAN- Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, uno dei tanti tasselli del lavoro e del percorso per la pace del XXI secolo insieme alle costituzioni nate dalla Resistenza al nazifascismo, insieme alla dichiarazione dei diritti umani del 1948, alle carte della terra, alle Cop per il clima, all’Agenda Onu 2030 e così via. Questa data il 22 Gennaio 2001 vedrà l’attuazione del grande progetto storico del diritto internazionale: l’abolizione degli ordigni di distruzione di massa nucleari. Un’autentica svolta per l’umanità.

Uno dei più grandi traguardi e successi del pacifismo mondiale
Il Trattato Onu TPAN è la pietra miliare del diritto internazionale: è una speranza per evitare di far precipitare tutti noi, l’intera umanità, nella catastrofe irreversibile della guerra nucleare.

Queste istanze compaiono negli appelli di Stéphane Hessel per un disarmo nucleare universale come principio dell’umanità a vivere il diritto alla felicità senza la paura della catastrofe nucleare e da cui hanno preso le mosse i movimenti internazionali come Ican e Occupy Wall Street e altre associazioni che operano a livello nazionale e internazionale. Queste organizzazioni e associazioni a livello mondiale sono state insignite del Premio Nobel per la Pace nel 2017 per l’attivismo di pace nell’impegno per l’abolizione degli ordigni di distruzione di massa nucleari e per il trattato Onu TPNW – TPAN varato a New York a palazzo di vetro con 122 nazioni e la società civile organizzata con Ican. Un Premio nobel per la Pace collettivo di cui siamo promotori e eredi tutti noi attivisti per la Pace del XXI secolo.

Il percorso per la pace del XXI secolo è frutto di tutta quella lotta che i nostri partigiani e resistenti hanno donato all’intera umanità nel contrasto e nella netta contrapposizione al nazifascismo e all’impegno nel periodo post bellico e durante la guerra fredda come partigiani per la pace, impegno di cui tutti noi attivisti contro il nucleare, contro la guerra e per il disarmo siamo prosecutori e eredi. Il 22 gennaio 2021 è stato un giorno storico per tutta l’umanità.

Ricordatevi questa sigla TPAN: da oggi l’umanità può dirsi più libera dal pericolo dell’utilizzo di armi nucleari.
Da oggi per la legge mondiale e per il diritto internazionale chi detiene armi di distruzione di massa nucleari è un criminale.

Premio Nobel per la pace a Ican: si rilanci la mobilitazione per il disarmo nucleare nel mondo e per la ratifica italiana del trattato di proibizione delle armi nucleari

Tutti noi pacifisti e nonviolenti salutiamo con gioia il premio Nobel per la pace assegnato all’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons – ICAN, la rete pacifista che è stata l’anima e la coordinatrice della mobilitazione della società civile per l’ottenimento dello storico risultato del Trattato di proibizione delle armi nucleari-TPAN, adottato da una Conferenza ONU il 7 luglio 2017.
Dell’ICAN fanno parte 486 organizzazioni di 101 paesi, ed anche l’Italia ha membri attivi e partecipanti alla sua attività internazionale.

La motivazione ufficiale del Premio si richiama alla necessità che esso serva ad “attirare l’attenzione sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso di armi nucleari” e a supportare “gli sforzi innovativi del trattato per il divieto dell’uso di tali armi”.

Questo trattato che interdice gli ordigni atomici è infatti boicottato dalle potenze nucleari, anche se con atteggiamenti diversi, ed è stato recentemente respinto da una dichiarazione NATO, il blocco militare che considera la deterrenza nucleare “suprema garanzia di sicurezza”, con l’avallo dell’Italia, proprio lo stesso giorno (il 20 settembre) in cui al Palazzo di Vetro era in corso la cerimonia per l’apertura delle firme e delle ratifiche che dovrebbero portare alla sua entrata in vigore.

Lo stesso Parlamento italiano, con una mozione della maggioranza aveva impegnato il governo a valutare l’ipotesi di aderirvi, ma solo previo accordo con gli altri Alleati. Abbiamo visto che la NATO, con il suo Consiglio generale, non ha perso tempo a pronunciarsi.

Tutti noi pacifisti eredi del Premio Nobel per la pace a livello internazionale, in concordanza con ICAN, sosteniamo il nuovo Trattato di proibizione, una volta entrato in vigore, debba diventare il pilastro di un ordine giuridico internazionale che inquadri il “vecchio” Trattato di non proliferazione- TNP, funzionalizzandolo ad un percorso che porti al disarmo nucleare totale, diritto dell’umanità da esigere e rendere effettivo.

La centralità non è del vecchio TNP ma del nuovo TPAN, che dovrebbe salvarci dall’incubo di una guerra nucleare che può essere scatenata persino per caso, per incidente e per errore di calcolo; e che oggi, nella crisi coreana, è addirittura esplicitamente minacciata da irresponsabili leader, incuranti che dall’escalation delle parole (e delle esercitazioni) si può passare a quella dei fatti catastrofici.

A livello nazionale, sperano che questo premio Nobel all’ICAN serva, almeno in parte, a rompere il muro del silenzio che impedisce all’opinione pubblica italiana di essere a conoscenza dei gravi pericoli che corre, ma anche che a livello globale, nel mondo, ci si sta dando da fare concretamente per evitarli.

Il governo italiano, spinto da una consapevolezza popolare, dovrebbe ritornare sui suoi passi e ratificare il TPAN: forse una nuova rappresentanza parlamentare più sensibile al disarmo nucleare come priorità delle priorità può rendere possibile la svolta.

E’ possibile agire e pesare dal basso per costruire un mondo disarmato e di giustizia, cercando la pace con vie di pace, anche a partire da scelte di disarmo unilaterale del nostro Paese: ad esempio lo sganciamento dal nuclear sharing della NATO rispedendo al mittente le “atomiche” che gli USA dispiegano nelle nostre basi o fanno transitare nei nostri porti.

Laura Tussi: TPAN – Una data storica per l’umanità.

https://www.youtube.com/watch?v=Zihog1tCmyo

 

Laura Tussi

Fonte
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