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Distribuzioni linux

Arch based VS Debian based

Prima di tutto mi scuso per non aver scritto sul sito in questo periodo, ma mi prendo del tempo per testare i programmi o nuove distribuzioni Gnu/Linux, per me non è importante la frequenza, ma la qualità degli articoli, detto questo iniziamo subito!!

Il mondo delle distribuzioni Gnu/Linux è molto vario, è un utente ne può scegliere tantissime da provare e eventualmente installare, ma come sanno gli utenti più navigati esistono due grosse macro categorie che dividono l’utenza, e stiamo parlando delle derivate Arch e delle derivate Debian.

In rete sui forum e sui social si leggono i più disparati pareri sull’argomento, e creando schiere di fan di queste 2 particolari distribuzioni.

Io personalmente ho utilizzato sempre derivate Debian e non invogliato a provare Arch a causa della sua fama di “distribuzione per utenti esperti” ma sopratutto per l’ipotetica tendenza di essere una distribuzione instabile e quindi utilizzabile solo da guru dell’informatica.

Arch VS Debian

Prima di entrare nel vivo della questione, una doverosa premessa, questo articolo è frutto delle mie esperienze personali e ha lo scopo di informare non di generare guerre inutili tra distribuzioni, quelle la lasciamo fare ai bimbiminkia, per me il mondo Gnu/Linux è un viaggio dove non si finisce mai di esplorare nuove frontiere, ma se un utente si trova bene con una distribuzione e vuole utilizzarla per anni, è liberissimo di farlo, detto questo, analizziamo nel dettaglio del due distribuzioni

  • Debian è una distribuzione che ha come punto di forza la stabilità, ogni pacchetto al proprio interno è stato testato accuratamente prima di essere rilasciato, questa particolare caratteristica però fa in modo che il software presente non sia aggiornato sempre all’ultima versione, cosa che se da un lato la rende ottima per un utilizzo server perché i pacchetti sono soliti e testati, rende difficoltoso un utilizzo desktop, dove l’utente tende a volere un software un pochino più fresco e aggiornato, magari per provare le ultime novità di un determinato software. Da Debian è stata derivata Ubuntu una delle distribuzioni più famose dalla quale sono state derivate a sua volta tantissime altre distribuzioni come ad esempio l’ottima Linux Mint o ZorinOS
  • Arch Linux creata secondo la filosofia KISS (Keep It Simple, Stupid). È una rolling release quindi non ha dei rilasci regolari , semplicemente, si aggiorna costantemente con software sempre fresco e aggiornato anche se questo potrebbe essere potenzialmente “pericoloso” per la stabilità del sistema. L’installazione di Arch non è proprio alla portata di un utente alle prime armi, prima di tutto perché è da riga di comando, ma sopratutto richiede un pochino di conoscenza del mondo Gnu/Linux. Inoltre non esce “preconfezionato” ma lascia all’utente libera scelta di installare quello che vuole, secondo le proprie esigenze. Ha tantissime derivate come ad esempio Manjaro che mira ad essere una Arch per utenti poco esperti o l’ottima EndeavourOS che mira ad essere esattamente come la distribuzione madre, ma con dei comodi tool grafici che ne rendono comoda sia l’installazione che le operazioni di manutenzione.

La “sfida”

E ora entriamo nel vivo della questione, più che altro per rispondere a domande che un qualsiasi utente Gnu/Linux si pone ma che non ha il coraggio di chiedere, domande del tipo…. ma io che sono utente Ubuntu da una vita, posso provare Arch? Arch è davvero cosi difficile? Ma davvero Zorin o Ubuntu fanno cosi schifo come dicono?

Come dicevo poche righe più su io sono sempre stato un utente Debian o meglio un utente che ha provato distribuzioni derivate da essa, ma ultimamente ho voluto fare il passaggio a EndevourOS e devo dire che è stato quasi indolore, talmente tanto da installarlo anche come distribuzione principale sul laptop con 3 giga di ram, ma andiamo con ordine.

L’installazione

Ok sembra un argomento inutile in quanto nella maggior parte delle distribuzioni si usano sempre gli stessi installer grafici Ubiquity e Calamares almeno nelle distribuzioni che forniscono un ambiente live dove provare preventivamente la distribuzione scelta, in realtà vi devo dire che mentre sulle derivate Debian non ho mai avuto nessun tipo di problema su quelle derivate Arch ho dovuto mettere mano a qualche file di configurazione dopo l’installazione, ad esempio nel Grub, Attenzione !! niente di cosi complicato, giusto 2 comandi, e può essere che il mio sia un caso isolato, ma mi sentivo in dovere di segnalarlo.

Stabilità

Qui sono rimasto piacevolmente sorpreso, le derivate Debian le conosco e non ho mai avuto problemi di stabilità (sennò sarei tornato a Windows, ma anche no) invece mi aspettavo qualche problema con Endeavour, qualcosina fuori posto, qualche file di configurazione non proprio configurato nel modo giusto, e invece niente di tutto questo, a patto che si aggiorni tutto regolarmente ovviamente. Quindi si le derivate Arch come la distro madre stessa sono stabili a patto di saperle usare come si deve, ovvero facendo degli aggiornamenti costanti.

Semplicità d’uso

Sulla semplicità di utilizzo ci sono un po’ di cose da scrivere, ma partiamo dal concetto di semplicità che per me è quasi sinonimo di intuitività. Per me un sistema operativo che viene considerato di semplice utilizzo deve quasi guidare l’utente nel compiere le operazioni più comuni, e qui a parte qualche eccezione vincono a mani basse le derivate Debian ma per un motivo principale, nella maggior parte dei casi hanno tutto il software preinstallato e preconfigurato, come nei casi Di Ubuntu, Linux Mint e ZorinOS, regalando agli utenti inesperti, un ambiente in ogni caso stabile e sicuro e lasciandogli il tempo (ovviamente se vorranno) di fare tutti gli esperimenti che vogliono in un secondo tempo. Mentre le derivate Arch danno la possibilità di far scegliere all’utente sin da subito il software che si intende installare, e questa non è una cosa affatto negativa, ma bisogna avere bene in mente dei concetti che possono essere chiari solo per chi ha provato in precedenza delle distribuzioni Gnu/Linux.

Per questo rimango della mia idea, ovvero, se devo consigliare una distribuzione ad un principiante assoluto, gli consiglio una derivata Debian, ma se già si hanno dei concetti di come funzionano le distribuzioni, beh le derivate Arch o Arch stessa sono da provare, se non altro per arricchire la propria conoscenza, sopratutto grazie a distribuzioni che rendono questo passaggio quasi indolore

Software

Una delle paure che ho avuto quando ho provato EndeavourOS è stata quella di non trovare il software, ovviamente sapevo di trovare i software più famosi, quello di cui ero all’oscuro è che grazie ad AUR c’è praticamente tutto!! quindi per quanto riguarda parco software direi che non c’è differenza.

Personalizzazione

Anche per quanto riguarda la personalizzazione abbiamo la stessa situazione (ovvio stiamo su Gnu/Linux) quello che ho notato di diverso invece non è tanto sul sistema operativo, ma sul tipo di utenza, Un utente Arch di solito preferisce il minimal, quello Debian qualcosa in più, ma ripeto al livello di personalizzazione siamo allo stesso livello.

Installazione Software

Installazione del software in tutte le distribuzioni Linux è molto semplice, sopratutto grazie ai gestori pacchetti e Software Manager presenti in quasi tutte le distribuzioni più famose, ma dove non fossero presenti e possibile aggiungerli con un semplice comando. su EndeavourOS ad esempio non è presente nessun software manager ma è possibile aggiungerli in un secondo momento senza nessun problema

Conclusione

Io personalmente rimango dell’idea che Linux is fun e semplicemente non esiste una distribuzione migliore di un altra, semplicemente esiste la distribuzione più adatta alle tue esigenze, quindi i mega discorsoni su quale è la migliore distribuzione lasciano un po’ il tempo che trovano, e un utente che usa Arch non è più figo di un utente Ubuntu perché fa le cose da terminale, io ad esempio ho trovato più comodo fare alcune operazioni su Linux Mint che su EndeavourOS ( modificare un file TXT su un pennino) ma è vero anche il contrario, quindi se avete una certa dimestichezza con il mondo Gnu/Linux non badate troppo alle dicerie e sentitevi liberi di provare tutto e sopratutto divertitevi, perché è questa l’enorme differenza tra i sistemi operativi open e proprietari, il divertimento

TileOS – La distro per gli amanti dei window manager

TileOS è una distribuzione Linux basata su Debian che ha la particolarità di non utilizzare un Desktop Manager ma un Window Manager e questa caratteristica gli conferisce molta leggerezza ma cambia completamente l’esperienza utente

TileOS è i Window Manager

È giusto fare una brevissima introduzione su cosa sono i Window Manager per capire meglio la particolarità di questa distribuzione Linux.

I Window Manager gestiscono la disposizione e l’interazione delle finestre sullo schermo, offrendo una vasta gamma di opzioni per adattare l’esperienza utente alle proprie preferenze. Ne abbiamo di diverse categorie ma in questo articolo ne prenderemo in esame 2 e nello specifico e precisamente i Tiling Window Manager e i Floating Window Manager:

Tiling Window Manager: Questi window manager organizzano le finestre in modo automatico e non sovrappongono mai una finestra all’altra. Le finestre occupano tutto lo spazio disponibile sullo schermo senza lasciare spazio vuoto. I tiling window manager sono spesso apprezzati per la loro efficienza e la loro capacità di massimizzare lo spazio dello schermo.

Floating Window Manager: In contrasto con i tiling window manager, i floating window manager consentono alle finestre di sovrapporsi liberamente l’una all’altra. Gli utenti possono spostare, ridimensionare e minimizzare le finestre in modo simile a quanto si farebbe su altri sistemi operativi come Windows o macOS e come esempio su Gnu/Linux possiamo citare Bodhy linux

TileOS utilizza la prima categoria di WM ovvero i Tiling Window Manager che come avevo accennato in precedenza cambiano completamente l’esperienza utente.

Infatti, su TileOS si le più comuni operazioni si fanno tramite shortcuts come ad esempio la chiusura e spostamento di finestre, e si ci muove tra spazi di lavoro, cosa che farà storcere il naso ai novizi del mondo Gnu/Linux e a chi è poco disposto a stravolgere le proprie abitudini , ma vi posso assicurare che una volta imparato qualche combinazione di tasti, il tutto risulta essere comodo e soprattutto veloce.

TileOS

E ovviamente essendo una distribuzione Gnu/Linux tutto è personalizzabile secondo i propri gusti e esigenze, e niente fa eccezione, dalla combinazione di tasti al look della distribuzione stessa a patto di leggere un po’ di documentazione del window manager scelto

TileOS viene rilasciato con tre differenti Window Manager Sway ,River e Qutile, quest’ultima in versione sperimentale.

Altre caratteristiche degne di nota

Ma l’utilizzo dei Window Manager non è l’unica cosa che rende TileOS una distribuzione Gnu/Linux piacevole da utilizzare, infatti gli sviluppatori hanno lavorato per rendere la vita comoda agli utenti , includendo dei Repository aggiuntivi per l’installazione di programmi non presenti in Debian e includendo dei firmware non liberi.

Altra cosa che ho apprezzato tantissimo è la possibilità di installare software aggiuntivo al momento dell’installazione che permette all’utente di avere il software open source più famoso preinstallato e pronto all’utilizzo già dalla prima sessione.

Nella versione con Sway inoltre ho trovato il touchpad del mio laptop già preconfigurato per l’utilizzo delle gesture , con 3 dita sul touchpad saremo in grado di passare da uno spazio di lavoro all’altro

Conclusione

TileOS si candida ad essere un’ottima distribuzione Gnu/Linux per chi vuole iniziare ad utilizzare i Window Manager o per chi cerca un sistema operativo leggero, stabile e minimale. Personalmente lo sconsiglierei ai nuovi utenti che non sarebbero in grado di apprezzarne l’esperienza utente, e la mancanza di tool grafici per la personalizzazione (si configura tutto a manina con i file di configurazione), tuttavia è innegabile che la distribuzione si presenti graficamente molto gradevole agli occhi grazie al tema Catpuccin.

Download

È possibile scaricare TileOS dal suo sito ufficiale ( molto minimale anche quello 🙂 ) sul proprio sito ufficiale in 3 versioni Sway, River e Qtile, dove è possibile trovare il gruppo Telegram per ricevere supporto