Dall’arresto arbitrario alla tortura: cosa succede ai civili ucraini detenuti nei territori occupati dalla Russia e cosa dovrebbe fare l’Europa
“Jevhen Matveev, sindaco della città di Dniprorudne, regione di Zaporižžja.
“Jevhen Matveev, sindaco della città di Dniprorudne, regione di Zaporižžja.
di: Andrea Braschayko (Italia), Francesco Brusa (Italia), Szymon Martys (Polonia)
Intravista dalla strada sottostante, la cattedrale di Chełm un po’ domina la città un po’ si ritrae da essa: è infatti una chiesa che spinge il bianco immacolato della sua facciata e delle sue pareti laterali verso l’alto, ma attorno vi è la cinta muraria di un vecchio monastero, appartato e appoggiato in cima a una dolce collina. Nella prima serata di un undici luglio particolarmente uggioso, lo spazio antistante sembra una piazza d’armi.
Il 27 luglio 2025, in acque internazionali, l’esercito israeliano ha assaltato la nave Handala, battente bandiera tedesca e parte della Freedom Flotilla, diretta verso Gaza con aiuti umanitari. Ventuno civili disarmati sono stati sequestrati e deportati con la forza in Israele. Nessun carico di armi, nessun atto ostile. Solo un tentativo – pacifico e dichiarato – di portare medicine, beni essenziali, solidarietà a una popolazione stremata da mesi di bombardamenti, assedi e totale isolamento.
Qual è la possibile eredità di Goffredo Fofi? Per lui, la realtà può essere divisa in due parti: coloro che accettano e coloro che non accettano il mondo così come è. […] La forma della resistenza oggi è la disobbedienza civile: “Non si deve accettare il mondo così com’è.
Con un lungo, fragoroso, emozionante intermezzo di rumore alle 22 in punto di ieri sera per lo Sciopero dal Silenzio per Gaza indetto da Paola Caridi, Tomaso Montanari & Co, è trascorsa anche la terza serata del Festival dell’Alta Felicità che quest’anno ancor più della scorsa edizione ha registrato un’affluenza superiore a ogni aspettativa. Tantissimi gli spunti di riflessione emersi dalla quantità di incontri e dibattiti che non mancheremo di riprendere i prossimi giorni.
Intanto vi proponiamo queste
Come in molte altre parti d’Italia, domenica 27 luglio 2025 in Emilia-Romagna si sono svolte diverse iniziative, grandi e piccole, a sostegno della popolazione di Gaza, nell’ambito della campagna nazionale intitolata “Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio”.
Ve ne segnaliamo alcune di cui abbiamo avuto notizia.
Domenica 27 luglio, ore 22. L’appuntamento è partito da Tomaso Montanari e da quel gruppo di intellettuali che da tempo promuove iniziative per scuotere delle istituzioni sorde a qualsiasi appello, cieche di fronte al genocidio che si perpetra dall’altra parte del Mediterraneo.
Pino Daniele e il coraggio di dire no al razzismo nei manifesti rimossi a Roma
Ieri mattina mi sono svegliato presto e mentre stavo andando in bagno ha iniziato a suonare la sirena. Non era la mia prima volta: l’ho sentita anche negli altri miei due viaggi a Kiev, Odessa e Mykolaïv.
Nessuno sembrava curarsene, neppure a Mykolaïv che pure è abbastanza vicino al fronte, anche se non è tra le città devastate, abbandonate da quasi tutti, in pratica delle città fantasma. Non ho avuto né paura né fretta, anche perché dubito che nei rifugi ci siano i bagni.
Vicofaro è un sistema che infastidisce le istituzioni e la gente “perbene” perché costringe a guardare.
Dopo una comunicazione piccata della curia di Pistoia sulla vicenda dello sgombero di Vicofaro i volontari che per anni hanno lottato con Don Massimo Biancalani e contribuito a fare accoglienza vera, quella fatta di cura e umanità, rispondono al vescovo Fausto Tardelli con questa bellissima lettera….
Vicofaro, 27 Luglio 2025
Egregio Vescovo Tardelli,
Un nuovo strumento di politica industriale pubblica. Il Collettivo di Fabbrica ex Gkn commenta la nascita ieri del consorzio di sviluppo industriale della Piana e rilancia la mobilitazione: appello per un flash mob l’11 agosto sera, anniversario della Liberazione di Firenze.
Quando mi chiedono qui a Montella “Ma tu ce l’hai col sindaco?”, la mia risposta è spesso: “Quale dei tanti?”
Vorrei fare una precisazione che a volte non è così scontata: è importante distinguere sempre tra la sfera personale di un individuo e il ruolo istituzionale che ricopre. Non si ha nulla contro la vita privata di nessuno, tantomeno di chi ricopre cariche pubbliche; ognuno è libero di vivere come desidera. Le critiche si sono concentrate sulle azioni politiche e sulle scelte amministrative, mai sulla persona in quanto tale.