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Israele

Fermare Israele, in Palestina come in Iran

Israele, non soddisfatto del genocidio che sta attuando a Gaza, la mattina del 13 giugno ha sferrato un articolato attacco aereo contro l’Iran. Noi non amiamo il regime teocratico iraniano, che opprime e assassina il suo stesso popolo, ma risolvere le controversie internazionali compiendo il crimine della guerra è ennesimo atto di irrazionale protervia da parte di Netanyahu. Questi ha dichiarato: “Abbiamo appena portato a termine un colpo d’apertura molto riuscito e, con l’aiuto di Dio, otterremo molti risultati”. Con l’aiuto di Dio, bestemmia su bestemmia. Crimine su crimine.

Per un Medio Oriente libero da armi nucleari ed altre armi di distruzione di massa

Chissà se le lancette del doomsday clock (l’orologio dell’apocalisse) si avvicineranno ancora di più alla mezzanotte dopo che Israele ha dichiarato guerra all’Iran. Comunque sia si può star certi che  Netanyahu, nel sferrare il suo attacco, abbia approfittato del clima bellicista che ha preso piede in Europa e delle conseguenti politiche di riarmo.

Attacco che introduce pericolosissime novità nelle già terribili logiche di guerra che non possono essere sottovalutate ne taciute.

Maya Issa al Pride. “La solidarietà non è vera se non è anche contro l’oppressione del popolo palestinese”

Riportiamo il discorso dell’attivista italo-palestinese Maya Issa ieri al Pride di Roma.

Mi chiamo Maya Issa e sono una studentessa italo-palestinese. I miei genitori sono profughi palestinesi, ma io sono nata in Italia e non sono mai potuta entrare nella terra della mia famiglia, la Palestrina, alla cui storia e cultura sono legata; per questo da anni sono un’attivista della causa del mio popolo oppresso.

Netanyahu ha ora la guerra che voleva: chi ne pagherà il prezzo?

È possibile scatenare una guerra a tutto campo con un paese attivamente impegnato in negoziati con la più grande potenza dell’Occidente, nonché propria principale alleata, come gli Stati Uniti? Accampando come ragione del nuovo conflitto, quando è ancora in corso quello su Gaza, il sospetto che quel paese si doti della stessa, ipotetica arma nucleare che era oggetto proprio dei negoziati?  

Perché Israele ha attaccato l’Iran

Per capire i motivi dietro gli attacchi aerei di giovedì notte di Israele in Iran, bisogna partire da un altro giorno di giugno, di oltre 40 anni fa, quando nacque la Dottrina Begin. Il 7 giugno 1981 alle 15.55, infatti, dalla base aerea di Etzion nel Sinai, decollarono 8 cacciabombardieri ognuno con una bomba ad alta penetrazione da 900kg e 6 caccia di scorta per compiere quella che venne chiamata in codice Operazione Babilonia.

Contrastare e sabotare i flussi del capitale. Genova per strada e nei porti

Tre giorni ricchi di iniziative a Genova. Abbiamo partecipato a due in particolare, che nonostante le diversità evidenziano tuttavia qualche punto in comune.
La Ciemmona (https://ciemmona25.vado.li/), “Critical Mass interplanetaria” con partecipazione abbondante anche da altri paesi, è cominciata già durante la settimana scorsa con l’allestimento del ciclo-campeggio al CSOA Pinelli.

Fermiamo lo stato di Israele e gli USA – fermiamo la guerra

L’aggressione decisa dal governo di Israele contro l’Iran è partita nella notte fra il 12 e il 13 giugno. La scusa è impedire all’Iran di avere la bomba atomica.

Domenica 15 giugno era prevista una nuova riunione fra i delegati del governo dell’Iran e del governo USA per arrivare ad un accordo su questo problema; questo è un attacco alla trattativa, verso cui il primo ministro israeliano si è sempre mostrato contrario.