Salta al contenuto principale

Perché scegliere piattaforme europee per le videoconferenze? Privacy, sicurezza e controllo dei tuoi dati

mix

La privacy e la sicurezza dei dati personali sono temi sempre più centrali, soprattutto per gli utenti europei. Nonostante Google dichiari la conformità al GDPR, l’utilizzo di piattaforme come Google Meet solleva ancora dubbi e preoccupazioni. Ecco perché potrebbe essere il momento di valutare alternative più sicure e rispettose della normativa europea.


1. Trasferimento dei dati extra-UE: un rischio concreto

Il principale problema per gli utenti europei è il trasferimento dei dati al di fuori dell’Unione Europea, in particolare verso gli Stati Uniti.

  • Privacy Shield invalidato: La Corte di giustizia dell’UE, con la sentenza Schrems II, ha invalidato il Privacy Shield, l’accordo che regolava il trasferimento dei dati tra UE e USA. Questo significa che i dati degli utenti europei non sono più protetti da un quadro giuridico solido quando vengono trasferiti negli Stati Uniti.

  • Accesso da parte delle agenzie USA: Le leggi statunitensi, come il Cloud Act, permettono alle agenzie di intelligence (ad esempio la NSA) di accedere ai dati personali degli utenti europei, anche se gestiti da aziende come Google.

  • Misure integrative insufficienti: Nonostante l’uso di clausole contrattuali standard, le autorità europee per la protezione dei dati hanno spesso ritenuto che le misure adottate da Google non siano sufficienti a garantire una protezione adeguata contro l’accesso da parte dei servizi di intelligence statunitensi.


2. Conformità al GDPR: non è tutto oro quel che luccica

Google dichiara di essere conforme al GDPR, ma la questione è ancora oggetto di dibattito e sfide legali.

  • Rischio di profilazione: In passato, i garanti europei della privacy hanno imposto restrizioni a Google per l’utilizzo dei dati degli utenti a fini di profilazione senza un consenso esplicito e informato. Nonostante i progressi, il rischio persiste.

  • Consenso informato: L’utilizzo di API come le “Privacy Sandbox” richiede il consenso esplicito degli utenti europei per l’uso dei dati, anche se non personali. Questo sottolinea la necessità per Google di rispettare le norme sulla privacy dell’UE, ma non elimina del tutto le preoccupazioni.


3. Sorveglianza e mancanza di trasparenza

Nonostante le rassicurazioni di Google sulla protezione dei dati, la percezione di un potenziale rischio di sorveglianza da parte delle Big Tech persiste.

  • Trattamento dei dati personali: L’uso di piattaforme come Google Meet da parte di scuole e università italiane ha già sollevato preoccupazioni riguardo al trattamento illecito dei dati personali degli studenti.

  • Politiche di raccolta dati poco chiare: Nonostante Google offra controlli sulla privacy e affermi di non utilizzare i dati di Meet per scopi pubblicitari, le sue politiche di raccolta dati sono spesso criticate per la complessità e la mancanza di trasparenza.


4. Alternative sicure e europee: la scelta consapevole

Di fronte a queste preoccupazioni, molti utenti e istituzioni europee si stanno orientando verso soluzioni alternative, con garanzie di privacy più rigorose:

  • Soluzioni open source: Piattaforme come Jitsi Meet offrono un maggiore controllo sui dati, soprattutto se ospitate su server interni. In questo modo, il trattamento dei dati personali avviene interamente in Europa, senza trasferimenti extra-UE.

  • Piattaforme con server in Europa: Esistono alternative che permettono di ospitare i dati esclusivamente su server situati all’interno dell’UE, eliminando il problema dei trasferimenti di dati extra-UE. Alcuni esempi includono BigBlueButton, Nextcloud Talk e Element.


La privacy è una scelta

La scelta di una piattaforma per le videoconferenze non dovrebbe essere dettata solo dalla comodità o dalla popolarità, ma anche dalla sicurezza e dal rispetto della privacy. Optare per soluzioni europee o open source significa proteggere i propri dati e sostenere un ecosistema digitale più trasparente e rispettoso dei diritti degli utenti.



Piattaforme europee e open source per videoconferenze: una guida pratica

Scegliere una piattaforma europea o open source significa optare per soluzioni che garantiscono maggiore controllo sui dati, trasparenza e rispetto delle normative UE. Ecco alcune delle alternative più valide a Google Meet:


1. Jitsi Meet

Piattaforma open source per videoconferenze, completamente gratuita e personalizzabile. Può essere ospitata su server propri o utilizzata tramite il servizio pubblico offerto da Jitsi.

VantaggiSvantaggi
Open source e gratuitodifficoltà di un’installazione auto-ospitata
Nessun trasferimento dati extra-UE se auto-ospitatosu server propri
Crittografia end-to-end disponibileInterfaccia meno intuitiva rispetto a soluzioni commerciali
Integrazione con altri strumenti open sourcePrestazioni variabili in base alla qualità del server

Ideale per: Utenti privati, piccole aziende, scuole e università che vogliono il massimo controllo sui dati.


2. BigBlueButton

Soluzione open source progettata per la didattica a distanza, ma adatta anche a riunioni e webinar. Offre funzionalità avanzate come lavagne interattive e condivisione di presentazioni.

VantaggiSvantaggi
Progettato per l’e-learning e la collaborazioneper prestazioni ottimali
Open source e auto-ospitabileInterfaccia meno moderna rispetto a soluzioni commerciali
Funzionalità avanzate per la didatticaConfigurazione complessa per utenti non tecnici
Nessun trasferimento dati extra-UE se auto-ospitato 

Ideale per: Scuole, università, formatori e aziende che necessitano di strumenti collaborativi avanzati.


3. Nextcloud Talk

Modulo di videoconferenza integrato nella piattaforma Nextcloud, che offre anche storage cloud, collaborazione su documenti e gestione dei file. Tutto auto-ospitabile e conforme al GDPR.

VantaggiSvantaggi
Integrazione completa con altri strumenti NextcloudRichiede un server dedicato per prestazioni ottimali
Open source e auto-ospitabileConfigurazione iniziale complessa
Crittografia end-to-end per chiamate e fileInterfaccia meno immediata per utenti non tecnici
Nessun trasferimento dati extra-UE 

Ideale per: Aziende, team remoti e organizzazioni che cercano una soluzione all-in-one per collaborazione e comunicazione.


4. Element (basato su Matrix)

Piattaforma di messaggistica e videoconferenza decentralizzata, basata sul . Offre chat, chiamate vocali e videochiamate, con la possibilità di auto-ospitare i server.

VantaggiSvantaggi
Decentralizzato e open sourceInterfaccia utente meno intuitiva
Crittografia end-to-end di defaultPrestazioni variabili in base al server utilizzato
Auto-ospitabile e conforme al GDPRRichiede competenze tecniche per la configurazione
Integrazione con altri servizi Matrix 

Ideale per: Utenti attenti alla privacy, comunità online e organizzazioni che cercano una soluzione decentralizzata.


5. Mistral Meet ()

Soluzione italiana per videoconferenze, pensata per il mercato europeo e conforme al GDPR. Offre server situati in Europa e un’interfaccia semplice e intuitiva.

VantaggiSvantaggi
Server situati in Europa e conforme al GDPRMeno conosciuta rispetto ad alternative internazionali
Interfaccia utente semplice e modernaFunzionalità avanzate limitate rispetto a soluzioni come Jitsi
Supporto tecnico in italianoPiani a pagamento per funzionalità premium
Nessun trasferimento dati extra-UE 

Ideale per: Piccole e medie imprese, professionisti e utenti privati che cercano una soluzione locale e conforme al GDPR.


Come scegliere la piattaforma giusta?

  • Se cerchi il massimo controllo: Opta per soluzioni auto-ospitate come Jitsi Meet, BigBlueButton o Nextcloud Talk.

  • Se vuoi una soluzione semplice e conforme al GDPR: Valuta Mistral Meet o servizi europei con server locali.

  • Se la privacy è la tua priorità assoluta: Scegli piattaforme decentralizzate come Element o soluzioni open source con crittografia end-to-end.


Passare a una piattaforma europea o open source non è solo una questione di privacy, ma anche di sostenere un ecosistema digitale più trasparente e rispettoso dei diritti degli utenti.


Nei prossimi giorni saranno pubblicate guide specifiche sulla installazione, configurazione ed uso di ognuna delle piattaforme. Continua a seguirci