Si è svolto sabato 11 e domenica 12 ottobre, nel ridotto del Teatro Animosi, a Carrara, il convegno di studi organizzato in occasione dell’ottantesimo anniversario della costituzione della Federazione Anarchica Italiana, avvenuta a Carrara durante il Congresso che si tenne dal 15 al 19 settembre 1945.
Il Convegno, dal titolo “Anarchismo. Una storia globale e italiana 1945-2025”, ha riunito una ventina di studios*, ricercator* e militanti che hanno presentato relazioni su vari argomenti: dal ruolo dell’anarchismo nell’Italia repubblicana alle geografie transnazionali dell’anarchismo italiano, dal rapporto tra anarchismo e movimenti sociali a quello con il sindacalismo e i conflitti sociali.
Si è spaziato dalle tematiche più specificamente storiche a quelle più d’attualità, presentando così la complessa storia dell’anarchismo italiano, con i momenti di crisi e di sviluppo legati alla crescita della coscienza sociale e allo sviluppo dei movimenti di massa, tema affrontato nella prima giornata, mentre nella seconda ci si è focalizzati sulle tematiche legate alle nuove tecnologie digitali, alle scelte militariste e guerrafondaie dei governi, alla crisi ambientale e allo sviluppo dei movimenti transfemministi. Nel pomeriggio della domenica, infine, ci si è occupati del rapporto con il movimento operaio, approfondito sia da un punto di vista storico, sia nel darsi concreto del sindacalismo di base, dell’anarcosindacalismo e delle lotte di quella che è stata definita la nuova classe operaia.
L’evento ha riempito dunque un vuoto della storiografia italiana, che nel ripercorrere i conflitti sociali ha sistematicamente ignorato il ruolo dell’anarchismo e in particolare di quello organizzato. Allo stesso modo, la parte dedicata all’attualità ha confermato il ruolo dell’anarchismo, sia come riferimento di pratiche di lotta e di organizzazione per i movimenti di base, sia come critica del governo, non questo o quel governo, ma segnatamente critica del modello sociale basato sul dominio, quindi critica del governo in quanto tale.
Nei due giorni hanno assistito al convegno alcune centinaia di persone, per cui è stato necessario attrezzare il Teatro di Terra con un apposito collegamento per ospitare chi non ha trovato posto nella sala e permettere di assistere ai lavori. Al convegno sono stati presenti delegazioni della Federazione Anarchica Iberica e della Federazione Anarchica francofona, mentre il segretariato dell’ Internazionale delle Federazioni Anarchiche, impossibilitato a partecipare, ha inviato il proprio caloroso saluto.
Il sabato, alla chiusura della sessione, si è svolto un corteo che si è recato dal Teatro Animosi a Piazza Matteotti, dove si trova la sede storica del gruppo “Germinal”, nel ridotto del Teatro Politeama, chiuso dal 2008 per un cedimento strutturale che ha coinvolto l’intero palazzo, e quindi anche la sede del Germinal, a causa di una speculazione immobiliare. Sulla palizzata che circonda l’edificio e ne impedisce l’accesso, un gruppo di giovani artisti di Carrara ha realizzato un murale con la scritta “Federazione Anarchica Italiana – Nostra patria è il mondo intero nostra legge è la libertà”.
Nella sera dello stesso giorno si è svolto il concerto “Accordi libertari”, presso l’ARCI Fuori Luogo, gentilmente concesso. Alessio Lega, Riccardo Dodi, Marchi Marletti, Avanzi di Galera e l’Orchestra Filarmonica Fatica e Sudore hanno dato vita ad una serata che ha coinvolto ed entusiasmato il folto pubblico.
Un ringraziamento particolare ai relatori e ai coordinatori delle sessioni, che non hanno voluto alcun rimborso di trasferta.
Un sentito ringraziamento, infine, alle compagne e ai compagni del gruppo Germinal che hanno permesso la perfetta riuscita del Convegno.
Insomma, Carrara ha avuto ancora una volta la conferma che anarchia è armonia, mentre il caos è quello prodotto dalle istituzioni e dalla proprietà privata.
Tiziano Antonelli
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