
Dal 12 settembre 2025 entra in vigore il Data Act, la nuova legge europea che cambia il modo in cui vengono gestiti i dati generati dai dispositivi connessi e dai servizi digitali.
Non è una norma solo per tecnici: riguarda tutti noi che usiamo smartphone, auto connesse, elettrodomestici “smart” o servizi cloud.
🔎 Cos’è il Data Act
È il Regolamento UE 2023/2854
Nasce per dare più diritti agli utenti e meno potere esclusivo alle grandi aziende tecnologiche
Punta a rendere i dati accessibili, condivisibili e portabili
✅ I tuoi nuovi diritti principali
📥 Accesso ai dati
Puoi ottenere i dati generati dai tuoi dispositivi connessi (es. auto, lavatrice smart, smartwatch).
🔄 Portabilità
Puoi trasferire questi dati ad altri fornitori o servizi, senza restare vincolato al produttore.
☁️ Cambio fornitore cloud semplificato
Se usi un servizio cloud, puoi cambiare provider senza barriere tecniche o contrattuali ingiuste.
📖 Trasparenza
Le aziende devono spiegare chiaramente quali dati raccolgono, come li usano e con chi li condividono.
🚫 Stop ai contratti capestro
Sono vietate clausole contrattuali “unfair” che penalizzano utenti e piccole imprese.
⚠️ I limiti
Il diritto di accesso e condivisione può avere eccezioni se:
riguarda segreti industriali o proprietà intellettuale,
comporta rischi per la sicurezza o la privacy,
genera costi tecnici sproporzionati.
ℹ️ Resta valido anche il GDPR, che tutela i dati personali.
🌍 Perché è importante
🎯 Più potere agli utenti: puoi decidere meglio come usare i tuoi dati
🏆 Più concorrenza: servizi alternativi basati sugli stessi dati
💡 Più innovazione: nuovi modelli di business
🔓 Meno dipendenza da pochi grandi fornitori
✨ In conclusione
Il Data Act è un passo verso un digitale più equo e aperto.
Dal 12 settembre potremo esercitare nuovi diritti sui dati che generiamo ogni giorno con i nostri dispositivi.
La sfida sarà conoscerli, reclamarli e usarli per avere più libertà digitale.