
Negli Stati Uniti, e di riflesso in gran parte del mondo, si sta consumando una pericolosa campagna politica e mediatica contro i lavoratori immigrati, orchestrata da un’élite plutocratica che usa razzismo e xenofobia come strumenti di controllo. Mentre pochi potenti – da Trump a Musk – accumulano ricchezze senza precedenti, il sistema scarica le colpe della disuguaglianza sui più deboli: migranti sfruttati, sottopagati e ora criminalizzati. L’invio della Guardia Nazionale, l’uso dei Marines e persino la minaccia di incarcerazioni a Guantánamo (simbolo di violazioni dei diritti umani) rivelano non una crisi migratoria, ma una strategia deliberata per dividere la società e consolidare il potere. Il sistema economico americano si regge sul lavoro sottopagato degli immigrati, impiegati in agricoltura, edilizia e servizi essenziali. Gli stessi che oggi vengono dipinti come “invasori” sono la linfa di un capitalismo predatorio che nega loro diritti e salari dignitosi. La retorica della “minaccia migrante” serve a distogliere l’attenzione dal vero problema: la concentrazione di ricchezza nelle mani dell’1%, che usa il controllo politico per mantenere privilegi.
Schierare l’esercito al confine e minacciare prigioni come Guantánamo (nato per i “terroristi” e ora esteso ai migranti) segna un salto autoritario. Si equipara la povertà a un crimine, svuotando i principi democratici. Questa escalation non è sicurezza, ma terrorismo di Stato: crea nemici interni per giustificare repressione e distruggere solidarietà tra lavoratori. L’alleanza tra politici reazionari e miliardari – da Trump a Elon Musk – promuove un nazionalismo xenofobo funzionale al capitale. Musk, che sfrutta lavoratori in fabbriche high-tech, e Trump, che ha tagliato le tasse ai super-ricchi, oggi parlano di “proteggere i confini”. In realtà, vogliono un mondo dove i potenti decidono chi è cittadino e chi è schiavo. La loro retorica evoca gli anni ’30, quando il fascismo usò i migranti come capri espiatori per la crisi economica.
Il problema non è la scarsità di risorse, ma il furto legalizzato. Nel 2023, l’1% degli americani ha accumulato il 40% della ricchezza nazionale, mentre i salari reali calano. I migranti non sono il nemico: lo sono le multinazionali che evadono tasse, i fondi speculativi che affamano interi paesi, e i governi complici. Serve una mobilitazione globale per tassare i super-profitti, garantire diritti universali e smantellare il potere delle oligarchie. La svolta autoritaria negli USA è un avvertimento per il mondo intero. Se accettiamo che essere migranti sia un crimine, domani lo sarà scioperare o chiedere salari dignitosi. Contro i neonazisti in giacca e cravatta, dobbiamo unire le lotte: lavoratori locali e immigrati, movimenti per il clima e sindacati. Perché la posta in gioco non è solo il confine di un paese, ma il futuro della democrazia.
Note di approfondimento:
1. Rapporti Globali sulla Disuguaglianza
World Inequality Report 2022 (laboratorio di economisti tra cui Piketty e Saez):
🔗 https://wir2022.wid.world/Dettaglia come l'1% più ricco abbia catturato il 38% della ricchezza globale generata dal 1995 al 2021, mentre il 50% più povero solo il 2%.
Oxfam – "Survival of the Richest" (2023)
🔗 https://www.oxfam.org/en/research/survival-richestDurante la pandemia (2020-2022), l'1% più ricco ha accaparrato 2/3 della nuova ricchezza globale (42 trilioni di $), mentre 1.7 miliardi di lavoratori hanno visto i salari crescere meno dell'inflazione.
Credit Suisse Global Wealth Report 2023
🔗 https://www.credit-suisse.com/about-us/en/reports-research/global-wealth-report.htmlIl 10% più ricco possiede il 72% della ricchezza mondiale, mentre il 50% più povero ha meno dell'1%.
2. Dati Specifici sugli USA
Federal Reserve – Survey of Consumer Finances (2022)
🔗 https://www.federalreserve.gov/econres/scfindex.htmL'1% più ricco negli USA controlla 32.3% della ricchezza nazionale, la quota più alta dal 1929.
Economic Policy Institute (EPI) – Salari vs Produttività
🔗 https://www.epi.org/productivity-pay-gap/Dal 1979 al 2022, la produttività è cresciuta del 64.6%, mentre i salari medi solo del 14.8% (aggiustati per inflazione).
Institute for Policy Studies – "Billionaire Bonanza" (2023)
🔗 https://ips-dc.org/billionaire-bonanza-2023/I 735 miliardari USA hanno visto la loro ricchezza aumentare del 70% durante la pandemia (2020-2023).
3. Strumenti Interattivi per Visualizzare la Disuguaglianza
World Inequality Database (dati personalizzabili per paese):
🔗 https://wid.world/"U.S. Income Distribution" (Pew Research Center):
🔗 https://www.pewresearch.org/social-trends/2020/01/09/trends-in-income-and-wealth-inequality/