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Livorno, duramente contestati Salvini e i ministri leghisti – cariche e due arresti

Giornata di ieri molto lunga, presenza dalle 13 di centinaia di persone all’iniziale ritrovo lato Terrazza Mascagni. Fin da subito tensione perché c erano circa 20 camionette e zona di Viale Italia e Piazza Modigliani bloccata dalle 12. Con polizia Carabinieri e Guardia di Finanza già schierati con caschi e scudi. C’erano moto d’acqua vari gommoni della polizia e della capitaneria, almeno due motovedette. Tajani si è solo collegato online per l’incontro di Forza Italia all’hotel Palazzo dunque le prime due tre ore sono state relativamente tranquille. L’incontro con Salvini e i ministri leghisti si teneva alle 18 ai bagni Pancaldi proprio di fronte all’hotel Palazzo. Intorno alle 16 si sono creati presidi ai diversi accessi alla zona chiusa dagli sbirri. La macchina di Valditara è stata un po’ ammaccata. Altre macchine di ministri hanno dovuto fare un po’ di giri. Salvini è entrato da un punto dove c erano meno persone. Poi a un certo punto han fatto cariche per sgomberare il lungomare per farli uscire e anche perche un razzo bengala era arrivato a un paio di metri dalla terrazza della sala dove si teneva l’incontro. I presidi si sono sciolti introno alle 19:30. Due ragazzi sono stati fermati uno sarà processato domani per direttissima, sull’altro le informazioni sono più confuse.

di seguito comunicato di Azione Livorno Antifascista

Comunicato di Azione Livorno Antifascista

IN SOLIDARIETÀ ALLA FREEDOM FLOTILLA

OGGI ALLE 18:30 ASSEMBLEA IN PIAZZA GRANDE

COMUNICATO ALA SULLA GIORNATA DI IERI

Dopo due settimane di mobilitazioni, in una data simbolica come quella del 7 ottobre, Salvini è arrivato a Livorno.

Per permettere il suo arrivo la città è stata blindata, la terrazza mascagni è stata militarizzata e trasformata in una zona rossa.

Questa passerella elettorale non è che l’ennesima provocazione in una città come Livorno, che storicamente ha sempre rifiutato l’odio e il fascismo di cui Salvini e compagnia si fanno promotori.

La città oggi ha reagito circondando la zona rossa per manifestare il proprio dissenso.

Per ore le forze dell’ordine hanno fatto di tutto per alzare la tensione, finché lo stesso Salvini non si è avvicinato ai manifestanti per provocarli. La reazione non si è fatta attendere, ma, per quanto sia stata accesa, ci teniamo a smentire le accuse che proprio adesso lo stesso ministro sta muovendo nei confronti dei partecipanti: non c’è stato nessun furto né aggressione ai cittadini presenti. Quella a cui la città ha assistito è solo l’unica risposta, spontanea e popolare, che i pochissimi signori in giacca e cravatta protetti delle numerosissime forze dell’ordine dovevano aspettarsi.

Non c’è più spazio per risposte pacate mentre in città viene dato spazio a chi ha da subito criminalizzato chi lottacontro il genocidio e tenta di portare aiuti umanitari a Gaza, ma anzi sfoggia con orgoglio la propria amicizia con Israele e il sostegno totale alle sue azioni; per chi promuove l’odio razziale e si è reso responsabile di migliaia di morti nei nostri mari; per chi è complice di un riarmo insensato, pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori del nostro paese, rubando il presente e il futuro a migliaia di giovani.

Due compagni sono stati portati via: la nostra solidarietà e il nostro sostegno in questo momento va a loro, dopo la serata di ieri in cui abbiamo presidiato le uscite della questura dove per ore sono stati interrogati.

Quelli che ora Salvini chiama “teppisti rossi” altro non sono che due ragazzi che, disarmati, sono stati malmenati e percossi in gruppo da diversi celerini in antisommossa, con manganelli e scudi.

Questa è la loro democrazia: mentre viene comodamente dato spazio a questi loschi figuri che dentro i palazzi della nostra città discutono di morte e violenza impunemente, con la violenza viene represso il dissenso, spontaneo e legittimo, di chi è stanco di vivere nella guerra e nel fascismo.

A LIVORNO NON CI SARÀ MAI SPAZIO PER VOI!

TUTTI LIBERI E TUTTE LIBERE!

Azione Livorno Antifascista

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