Debian segue lo standard FHS (Filesystem Hierarchy Standard), che definisce dove vanno collocati file di configurazione, binari, librerie e dati variabili. Capire questa struttura è essenziale per orientarsi nel sistema.
Panoramica delle directory principali
Le directory chiave da conoscere sono:
/: radice del filesystem;/etc: configurazioni di sistema;/var: dati variabili (log, spool, cache);/usr: programmi e librerie gestiti dal sistema;/home: dati degli utenti;/opt: applicazioni opzionali, solitamente non gestite da APT.
Un semplice comando per dare un’occhiata è:
ls -F /Configurazioni in /etc e dati variabili in /var
/etc contiene la maggior parte delle configurazioni testuali di sistema. Alcuni esempi:
/etc/apt/sources.listper i repository APT;/etc/network/interfaces.d/(se usato) per la rete;/etc/ssh/sshd_configper il server SSH.
/var contiene invece dati che cambiano nel tempo:
/var/log/: log di sistema e dei servizi;/var/lib/: database e stati interni dei demoni;/var/spool/: code di stampa, mail, ecc.
/usr e /home: sistema vs utenti
/usr ospita la maggior parte dei binari, librerie e file condivisi forniti dai pacchetti Debian. Alcuni path importanti:
/usr/bin: programmi per tutti gli utenti;/usr/sbin: programmi amministrativi;/usr/share: dati architettura–indipendenti (documentazione, icone, ecc.).
/home contiene invece le directory personali degli utenti. Ogni utente ha i propri file e configurazioni (in genere dotfile come .bashrc, .config/, ecc.). Separare /home su una partizione dedicata facilita reinstallazioni e backup mirati.