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Guerre

IRC: Mentre gli sfollati globali raggiungono numeri da record, le politiche statunitensi peggiorano la situazione

I nuovi dati diffusi oggi dalle Nazioni Unite confermano un altro tragico record: oltre 122 milioni di persone sono attualmente sfollate con la forza nel mondo, più della popolazione di Spagna e Regno Unito messe insieme, e in aumento rispetto ai 120 milioni dell’anno scorso.

L’attacco all’Iran complica un Risiko planetario già molto pericoloso

Le ombre di un ennesimo conflitto nel Vicino Oriente di cui abbiamo appena ricevuto le prime notizie meritano per ora soprattutto la preoccupazione, comune a molti, che si apra l’ennesimo fronte e che questo fronte si estenda. Seguiremo con molta attenzione quanto accade in Iran e soprattutto come reagirà la comunità internazionale a questa ennesima provocazione di Israele. Per adesso ne prendiamo però atto sapendo che i suoi effetti potrebbero essere devastanti.

Il Pride di sabato scorso a Roma

Indubbiamente, e tutti coloro che vi hanno partecipato possono confermarlo, il Pride di sabato scorso a Roma non è stata solo la giornata dell’orgoglio delle comunità LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, intersessuali, asessuali con il + che si apre a quelle che più semplicemente possono essere definite come “libere soggettività”), ma è stata occasione di esprimere libertà, dignità e diritti per tuttə (ossia tutte e tutti) eterosessuali compresi, perché diritti, libertà e felicità o sono per tuttə oppure semplicemente non esistono.

Opporsi alle Forze di Supporto Rapido (RSF) non significa schierarsi con lo Stato. Una voce libertaria dal Sudan

Pubblichiamo una seconda traduzione dal primo numero datato gennaio-febbraio 2025 del giornale Espoir/Al Amal edito congiuntamente dal Raggruppamento degli Anarchici Sudanesi, la CNT-AIT France e i loro amici. Questo articolo pone in evidenza la chiara posizione degli anarchici sudanesi nella guerra civile in corso opponendosi sia allo Stato sia alle milizie RSF, gli ex Janjaweed, che nel 2023 sono stati addestrati da istruttori militari italiani e con cui l’Italia, insieme all’Unione Europea, ha continuato a intrattenere rapporti nel corso della guerra civile.