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Louise Michel e gli animali. Tra anarchismo e antispecismo

In un tempo in cui tutte le oppressioni – patriarcali, razziste, capitaliste e speciste – si rafforzano e si riorganizzano, ci è sembrato davvero illuminante tornare a una figura come Louise Michel, militante radicale dell’Ottocento rivoluzionario, una donna che ha osato tenere insieme le lotte prima che le categorie le separassero, prima che i movimenti stessi si lasciassero imprigionare in recinti identitari o settoriali.
Ciò che è ormai ampiamente riconosciuto a Louise Michel è il suo essere stata una comunarda, un’anarchica, una femminista, ma anche un’anticipatrice della pedagogia libertaria, una scrittrice, un’internazionalista. Eppure, tra le mille sfaccettature della sua lotta, la sua voce antispecista, così precoce, così lucida, resta come un’eco inascoltata nella narrazione storica.
In un secolo in cui neppure si ipotizzavano concetti come Liberazione e Resistenza Animale, Louise ne riconosceva l’immensa portata politica. Per lei non si trattava solo di “difendere gli animali” in nome di una vaga sensibilità o purezza, ma di rifiutare la gerarchia della superiorità umana che fonda e legittima ogni altra oppressione. Louise ha intuito, con una radicalità che ancora oggi risalta luminosa nel buio, che il dominio sull’umano e quello sul non umano hanno la stessa radice e, fatalmente, si alimentano a vicenda.

Louise Michel e gli animali. Tra anarchismo e antispecismo è quindi il tentativo di recuperare una genealogia politica antispecista che non nasce nei think tank accademici, e neppure nelle campagne per “il benessere animale”, ma dal basso: nelle lotte popolari, anarchiche, anticoloniali, transfemministe. Significa ricordare che la questione animale è una questione politica, e che ogni movimento di liberazione che ignori il contributo dello specismo alla riproduzione del potere rischia di diventare complice, anche involontariamente, di ciò che dice di voler abbattere.

Con questo libro, accolto da Cronache Ribelli Edizioni nella sua collana espressamente dedicata all’antispecismo, abbiamo voluto restituire voce e corpo a una compagna del passato che troppo spesso è stata ridotta a icona neutra, a figura folkloristica della Comune. Al contrario, Louise Michel era pericolosa per l’ordine costituito, e grazie ai suoi scritti lo è anche oggi. Parlava della violenza della vivisezione con lo stesso furore con cui denunciava la repressione coloniale. Accostava con la stessa passione la domesticazione animale e quella umana. In carcere cercava compagne di lotta tra le prostitute come tra le prigioniere politiche, ma sulle barricate si distolse dalla battaglia per mettere in salvo un gatto. Per lei, la liberazione era una sola, e riguardava tutti i corpi, umani e non umani.

Questo libro non è quindi una biografia, ma una proposta intersezionale, che alterna le fasi salienti della vita di Louise (e le citazioni dai suoi scritti) con i pensieri e le azioni che oggi caratterizzano i movimenti di liberazione animale. È attraverso queste due linee parallele, che spesso si intersecano caotiche, che abbiamo cercato di valorizzare l’essenza e il cuore del suo messaggio: nessuna liberazione è possibile se continua a poggiare sull’esclusione di altri corpi, altre vite, altri mondi.

Intrecciare ciò che il potere divide – specie, genere, classe, ma anche visioni di liberazione come anarchismo e antispecismo – è oggi più che mai un gesto rivoluzionario. Un’idea e una pratica che rifiuta la logica del dominio e della gerarchia. È da qui che può nascere una libertà realmente condivisa: non un privilegio per pochə, ma un orizzonte comune. Perché anche la libertà, se non è per tuttə, è solo uno dei tanti privilegi.

 

Louise Michel e gli animali. Tra anarchismo e antispecismo
di Troglodita Tribe
Collana Zanne. Libri Antispecisti – Cronache Ribelli Edizioni
Pag 114 euro 12
https://cronacheribelli.it/products/louise-michel-e-gli-animali-tra-anarchismo-e-antispecismo

 

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