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Stop rearm Sicily

Oggi pomeriggio, 14 ottobre 2025, alle ore 16.00 si svolgerà a Palermo un sit in davanti alla sede dell’Assemblea e della Presidenza Regionale, in piazza Indipendenza, per contestare il bilancio in approvazione che prevede la spesa di 280 milioni per la difesa.

Sono previsti: l’ingrandimento degli aeroporti militari di Sigonella, base Nato in provincia di Catania, e Birgi, nel trapanese; l’ampliamento dell’impianto Muos (antenne satellitari) nella sughereta di Niscemi (Caltanissetta) e la conversione dell’aeroporto di Comiso, nel ragusano, da civile a militare. A Comiso si svolsero nei primi anni Ottanta le lotte contro l’installazione dei missili nucleari, organizzate, tra gli altri, da Pio La Torre e dal collettivo femminista La Ragnatela.

L’appuntamento di oggi pomeriggio è stato fortemente voluto dai movimenti pacifisti e antimilitaristi cittadini, tra i quali il Presidio di donne per la pace, dai sindacati confederali e dai Cobas, non solo per opporsi alla crescente militarizzazione del territorio e della società e al conseguente degrado ambientale, ma anche per sottolineare come quei milioni sarebbero più proficuamente investiti in istruzione, sanità e trasporti meno inquinanti.

A seguire, alle 18.30, si terrà la consueta assemblea settimanale di Solidarietà con la Palestina a santa Chiara, che stavolta, oltre a fare il punto sulla cosiddetta “pace”, preparerà anche il corteo che venerdì 17 alle ore 18 si concentrerà a piazza Sant’Antonino, vicino alla Stazione Centrale, per muovere da lì verso la fabbrica di morte della Leonardo spa nel quartiere Guadagna.

“Blocchiamo tutto: contro le fabbriche di morte, la nostra resistenza è vita”, questo l’incitamento degli organizzatori, pacifisti e antimilitaristi senza sigle di partito.

Redazione Sicilia

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