La memoria di Sant’Anna ci chiede di costruire un mondo senza violenza
La memoria di Sant’Anna ci chiede di costruire un mondo senza violenza
«Ottantun anni fa, a Sant’Anna di Stazzema, 560 vite innocenti – donne, bambini, anziani – furono spazzate via dalla furia nazifascista. Case bruciate, corpi massacrati, un intero paese cancellato. Ricordare non basta: quella memoria ci impone di proseguire, con determinazione, lungo il sentiero verso un mondo finalmente libero da ogni violenza e discriminazione. Un obiettivo ancora lontano, ma che dobbiamo rendere possibile, giorno dopo giorno, con le nostre scelte e le nostre azioni.»