La notizia del recente cessate il fuoco e del ritorno di ostaggi e prigionieri ha portato un immenso sollievo a tutti noi, in Israele e in Palestina. Come tanti altri, noi di Combatants for Peace proviamo una profonda gioia per le famiglie che hanno sofferto dolori inimmaginabili e che ora possono finalmente riabbracciare i propri cari. Allo stesso tempo, ricordiamo tutti coloro che non sono tornati, tutti coloro che abbiamo perso e tutte le famiglie che non potranno mai essere di nuovo complete.
In momenti come questo, la parola “pace” riempie ogni conversazione — ma dobbiamo chiederci: cosa significa davvero la pace e chi ha il diritto di definirla? La risposta deve venire da noi, palestinesi e israeliani insieme, perché solo noi possiamo costruirla, viverla e assicurarci che duri nel tempo.
La pace non può significare un ritorno allo status quo che ci ha condotti fin qui, un silenzio imposto con la forza o un accordo politico dettato da interessi o avidità esterne. La vera pace deve nascere dall’interno — da una leadership palestinese e israeliana coraggiosa e democratica, che ponga al centro la sicurezza, la libertà e la dignità di tutti, sostenuta da una comunità internazionale impegnata per la giustizia e i diritti umani, non per il potere o la convenienza. Il nostro dolore e il nostro trauma non devono mai essere usati come occasione per permettere a leader stranieri di ergersi a eroi o migliorare la propria immagine politica; la vera diplomazia può sostenerci, ma non può dettare il nostro futuro.
La comunità internazionale che ci sostiene ha un ruolo importante da svolgere. Il supporto deve andare oltre le dichiarazioni e i gesti simbolici — deve esigere responsabilità, difendere i diritti umani e rafforzare le voci di israeliani e palestinesi che chiedono giustizia e dignità. La vera pace potrà mettere radici solo quando sarà costruita da chi vive qui, con il mondo come alleato nel garantire che libertà, sicurezza ed uguaglianza non siano più oggetto di negoziazione.
La speranza è fragile, ma esiste — e non deve essere sprecata. Questo momento può ancora diventare il fondamento di un cambiamento reale e duraturo. Con il costante sostegno dei nostri partner in tutto il mondo, possiamo assicurarci che la giustizia e l’umanità guidino ciò che verrà dopo.
In pace e solidarietà,
Rana Salman & Eszter Koranyi
Co-Direttrici, Combatants for Peace
Traduzione in italiano di Ilaria Olimpico