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Diritti Umani

Mille morti in dieci mesi e soprusi quotidiani. Ecco come i palestinesi (soprav)vivono in Cisgiordania

Le colonie nascono come funghi in Cisgiordania, autenticamente dalla sera alla mattina: ti alzi e trovi a 50 metri dal villaggio un avamposto, a volte solo una bandiera, ma il giorno dopo arriva una roulotte, poi spunta un prefabbricato e i pastori palestinesi si ritrovano sotto assedio, in balia dei soprusi quotidiani di coloni e ‘forze dell’ordine’.

Palermo, tra mare e terra: “Fermiamo la barbarie, fermiamo il genocidio!”

Prosegue la mobilitazione a sostegno dell’operazione umanitaria internazionale Global Sumud Flotilla ed è un chiaro segnale, come ci ricordava Toni Casano a margine della manifestazione dello scorso 4 settembre, che la massa critica sta crescendo ed è destinata ad incidere con sempre maggiore forza sull’orientamento dell

Venezia 2025. La vittoria morale del film sul genocidio a Gaza

L’edizione 2025 della Mostra del Cinema di Venezia verrà ricordata soprattutto per l’ovazione al film che ritrae un episodio vero del genocidio palestinese –  “The voice of Hind Rajad” della regista tunisina Kaouther Ben Hania – e per l’affollata manifestazione pro Palestina, alla quale hanno partecipato anche personaggi del mondo dello spettacolo e accreditati al festival. La pellicola su Gaza aveva già vinto nel cuore di molti il Leone d’oro e c’è stata meraviglia di fronte a un verdetto che lo ha assegnato a un film passato inosservato.

Regno Unito, quasi 900 arresti durante la manifestazione di sostegno a Palestine Action

Sabato a Londra la polizia ha arrestato quasi 900 persone durante una protesta contro il divieto imposto dal governo britannico al gruppo Palestine Action ai sensi della legge sul terrorismo. Ora è illegale per chiunque in Gran Bretagna mostrare sostegno a Palestine Action. Da settimane si moltiplicano le proteste contro il divieto.

Global Sumud Flotilla: “Di quali canali parla la Commissione Europea per mettere fine alla fame a Gaza?”

La presa di posizione della Commissione Europea riguardo alla nostra missione non ci sorprende. Ci spiace che un’istituzione che dovrebbe rappresentare tutti noi europei non faccia altro che ripetere i talking point di sempre, senza riuscire ad andare oltre il perimetro politico dell’inconsistenza. Quello che ci sorprende è l’insistenza su questi ‘altri canali’, a cui ha fatto riferimento anche la nostra premier.

Attacco alla Global Sumud Flotilla: drone contro la Familia Madeira

Un drone ha attaccato la nave principale della Global Sumud Flotilla, che trasporta il comitato direttivo, mentre era ormeggiata a Tunisi.

Intorno a mezzanotte e mezza della notte di ieri un drone ha colpito la Familia Madeira, l’imbarcazione principale della Global Sumud Flotilla. 

La nave battente bandiera portoghese era ancorata nel porto di Sidi Bou Said, a 20 km dalla capitale Tunisi.

Catania, docenti universitari: “Quello che si sta consumando a Gaza è un genocidio!”

Continua a Catania la mobilitazione contro il genocidio del popolo palestinese. Dopo i grandi cortei degli ultimi giorni, in attesa della partenza dalla Sicilia Orientale della Global Sumud Flotilla, molte/i docenti dell’Università prendono posizione e si rivolgono al Rettore e agli organismi accademici con questa lettera aperta

 

“Non si ferma il vento”. Roma sostiene la Global Sumud Flotilla

Migliaia di persone si sono riunite oggi alle 19 a Roma in piazzale Aldo Moro, davanti all’Università la Sapienza. Ha funzionato il tam tam partito subito dopo l’attacco di un drone israeliano che in Tunisia ha danneggiato una delle imbarcazioni in partenza per Gaza.

“Blocchiamo tutto! Sciopero generale! Non si ferma il vento. Siamo Global Sumud Flotilla” dicono slogan e striscioni.

Le richieste sono chiare: il governo, le istituzioni, le facoltà universitarie devono isolare politicamente ed economicamente Israele e difendere la Flotilla.

Sulla Flotilla piovono droni

Un nuovo drone ha attaccato nella notte di questo martedì una delle navi della Global Sumud Flotilla, provocando un incendio sul ponte che è stato domato pochi minuti dopo. L’apparecchio ha lanciato un proiettile sull’imbarcazione Alma, battente bandiera britannica, che si trovava ormeggiata di fronte al porto di Tunisi, ed in questa occasione è caduto vicino ad almeno uno dei membri dell’equipaggio che si trovavano nella parte anteriore della nave. Nessuno è rimasto ferito e sono stati segnalati solo danni minori all’imbarcazione.