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Sulla Flotilla piovono droni

Un nuovo drone ha attaccato nella notte di questo martedì una delle navi della Global Sumud Flotilla, provocando un incendio sul ponte che è stato domato pochi minuti dopo. L’apparecchio ha lanciato un proiettile sull’imbarcazione Alma, battente bandiera britannica, che si trovava ormeggiata di fronte al porto di Tunisi, ed in questa occasione è caduto vicino ad almeno uno dei membri dell’equipaggio che si trovavano nella parte anteriore della nave. Nessuno è rimasto ferito e sono stati segnalati solo danni minori all’imbarcazione. Il protocollo previsto in queste situazioni è stato attivato immediatamente ed è risultato efficace.

Si tratta dello stesso modus operandi utilizzato nell’attacco avvenuto appena 24 ore prima contro la Familia Madeira l’imbarcazione sulla quale viaggiano gli organizzatori e i volti più noti della Global Sumud Flotilla, tra cui Greta Thunberg, Thiago Avila, Yasmin Acar e Ada Colau, ex sindaca di Barcellona. La polizia tunisina si è recata sul posto, mentre alcuni testimoni nel porto hanno visto altri droni sorvolare la zona, incluso uno delle autorità costiere. Sarà difficile per i tunisini continuare a dire che sono incidenti legati ad autocombustione. Il timore di nuovi attacchi durante la notte non si è ancora dissipato, perciò la sorveglianza è stata intensificata e diversi organizzatori si sono spostati al porto. È stata aperta un’indagine per conoscere più dettagli su quanto accaduto.

“Si tratta del secondo attacco di questo tipo in due giorni. Questi attacchi avvengono durante l’intensificarsi dell’aggressione israeliana contro i palestinesi a Gaza e sono un tentativo di distrarre e far deragliare la nostra missione”, hanno dichiarato dall’organizzazione. Inoltre, hanno aggiunto che la Global Sumud Flotilla “prosegue senza esitazione” e hanno assicurato che la missione di rompere il blocco israeliano e portare aiuti umanitari a Gaza “continua con determinazione e fermezza”.

Dopo il primo attacco, il comitato direttivo della flottiglia ha riunito i partecipanti questo martedì per ricordare loro i protocolli su come devono agire in tali situazioni e ha chiesto di prendere la massima precauzione. Le guardie sulle imbarcazioni sono state rafforzate per affrontare efficacemente queste eventualità.

“Il loro unico obiettivo è fermare le oltre 250 persone provenienti da 45 Paesi che viaggeranno fino a Gaza con aiuti umanitari. È lo stesso tentativo di logoramento psicologico”, ha dichiarato dal porto Saif Abukeshek, uno degli organizzatori della Global Sumud Flotilla. “Cosa ci si può aspettare da un Paese che lancia bombe contro ospedali e scuole e uccide bambini?” ha aggiunto.

Decine di persone si erano radunate in precedenza nei dintorni del porto di Tunisi per manifestare il proprio sostegno alla missione, con grida a favore della Palestina e diversi fumogeni accesi, cosa che inizialmente aveva generato confusione.

Secondo la pianificazione ufficiale, la partenza della flottiglia da Tunisi con circa 40 barche dovrebbe avvenire questo mercoledì, ma gli incidenti degli ultimi due giorni e i problemi meccanici di alcune imbarcazioni potrebbero ritardare la partenza di circa 24 ore.

Manfredo Pavoni Gay

Fonte
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