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F-Droid: l’ecosistema libero di Android

f-droid

F-Droid è un catalogo di applicazioni libere e open source per Android. Ogni app presente nel repository principale è compilata dai sorgenti, verificata e distribuita senza componenti proprietarie o sistemi di tracciamento. L’obiettivo del progetto è offrire un store decentralizzato, trasparente e verificabile, in cui ogni pacchetto è ricostruibile e ogni aggiornamento tracciabile nel tempo.

F-Droid nasce nel 2010 come iniziativa comunitaria sotto licenza GPLv3 e oggi è mantenuto da un gruppo internazionale di volontari. Non è legato a Google, non richiede un account, e può essere utilizzato anche su dispositivi privi dei servizi Google (ad esempio con ROM come LineageOS, GrapheneOS o DivestOS).

Installazione passo-per-passo

  1. Scaricare l’APK ufficiale dal sito https://f-droid.org. È importante non installare versioni da fonti terze: l’app F-Droid è firmata digitalmente dal team ufficiale e deve essere verificata per mantenere la catena di fiducia.

  2. Abilitare l’installazione da sorgenti sconosciute sul proprio dispositivo Android. Su versioni recenti (Android 8+), questa opzione si attiva per singola app (ad esempio, il file manager o il browser utilizzato per scaricare l’APK).

  3. Installare e avviare F-Droid. Alla prima apertura, il sistema sincronizza i repository predefiniti (principalmente f-droid.org).

  4. (Facoltativo) Aggiungere repository aggiuntivi, come quelli di Guardian Project (per strumenti di anonimato e sicurezza) o di IzzyOnDroid (app libere ma con dipendenze non completamente open source, utili in contesti ibridi).

Come si usa F-Droid

L’interfaccia è semplice e priva di pubblicità. Le applicazioni sono suddivise per categorie e possono essere filtrate per licenza, presenza di traccianti o permessi richiesti. Ogni scheda include:

  • descrizione dettagliata e link al codice sorgente (GitHub, GitLab, Codeberg…);

  • licenza e firma SHA-256 dell’APK;

  • registro delle versioni (Changelog);

  • etichetta “Anti-Feature” per segnalare eventuali dipendenze non completamente libere (ad esempio “Ads” o “NonFreeNet”).

Gli aggiornamenti possono essere gestiti manualmente o in modo automatico. A differenza del Play Store, F-Droid non raccoglie dati sull’uso delle app né sulla cronologia degli aggiornamenti: il controllo rimane sempre all’utente.

Vantaggi del software libero in F-Droid

L’uso di software libero su Android non è solo una questione di principio etico, ma anche una scelta di sicurezza e sostenibilità. Tra i principali vantaggi:

  • Trasparenza del codice: ogni app può essere verificata, studiata e modificata, riducendo il rischio di codice malevolo o pratiche occulte.

  • Privacy reale: nessuna raccolta dati o tracciamento obbligatorio. Molte app integrano strumenti come Tor o VPN libere per proteggere la comunicazione.

  • Longevità: le app libere continuano a funzionare anche su dispositivi più vecchi o senza Play Services, prolungando la vita utile dell’hardware.

  • Indipendenza digitale: l’utente non è vincolato a un account Google né a licenze proprietarie, rafforzando la sovranità tecnologica personale e collettiva.

Esempi di applicazioni libere da F-Droid

Tra le app più mature e affidabili disponibili su F-Droid troviamo:

  • NewPipe – alternativa libera a YouTube, senza tracciamento né pubblicità.

  • K-9 Mail – client e-mail open source ora integrato nel progetto Thunderbird.

  • Fennec F-Droid – versione libera di Firefox per Android, senza componenti proprietarie di Google.

  • AntennaPod – lettore di podcast con sincronizzazione locale e supporto OPML.

  • Signal (repository esterno) – messaggistica cifrata end-to-end mantenuta da Signal Foundation.

  • DAVx⁵ – sincronizzazione CalDAV/CardDAV con server come Nextcloud, essenziale per chi vuole un ecosistema mobile libero.

Repository e decentralizzazione

Uno degli aspetti più innovativi di F-Droid è la possibilità di creare repository personalizzati. Ogni organizzazione, scuola o comunità può mantenere un proprio archivio di app firmate, favorendo la decentralizzazione del software. Questo modello si ispira ai repository Linux e consente di applicare controlli, licenze e revisioni personalizzate.

Considerazioni etiche e culturali

F-Droid è una dimostrazione concreta di come il software libero non sia un’utopia tecnica, ma una pratica culturale e politica. Promuove l’autonomia, la fiducia e la cooperazione, elementi sempre più rari nell’ecosistema digitale attuale. In un’epoca in cui la libertà di installare o modificare un’app è messa in discussione, F-Droid ricorda che la tecnologia può essere comunitaria e trasparente.


Adottare F-Droid significa scegliere un modello di sviluppo diverso, basato sulla condivisione e sulla responsabilità collettiva. È un passo concreto verso l’indipendenza digitale e la costruzione di un ecosistema Android sostenibile, libero e verificabile da chiunque.