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COMUNICATO UNICOBAS: CONTRO OGNI DISCRIMINAZIONE SESSUALE PER LA LIBERTÀ D’INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO

Riceviamo e pubblichiamo. 

CONTRO OGNI DISCRIMINAZIONE SESSUALE

PER LA LIBERTÀ D’INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO

Proseguono gli attacchi all’inclusione e alla libertà d’insegnamento.

Il Disegno di legge 2423 Valditara, accompagnato dalle proposte di legge Sasso e Amorese attualmente in discussione alla Camera, interviene in modo reazionario e repressivo in materia di educazione sessuale e affettiva.

il DdL Valditara prevede infatti:

  • obbligo del consenso scritto delle famiglie per ogni studente che partecipi ad attività legate al tema della sessualità.

  • obbligo di revisione del PTOF e del Patto di corresponsabilità per includere il consenso da parte delle famiglie

Per svolgere attività educative e didattiche extracurricolari e di ampliamento dell’offerta formativa riguardanti il tema della sessualità sarà necessario il consenso informato delle famiglie che potranno decidere sulla base dell’esame dettagliato dei materiali didattici legati alle attività da fornire preventivamente.

Si tratta di una grave ingerenza nella libertà di insegnamento e nella definizione dell’offerta formativa delle scuole, che è competenza del Collegio docenti, ma anche di una grave limitazione al diritto all’educazione e alla formazione, sottoposto al veto delle famiglie con conseguente discriminazione fra studenti.

Consapevole di un’operazione estremamente attaccabile anche sul piano formale, Valditara ha pensato bene di blindare l’acquisizione del consenso delle famiglie riformando di fatto il PTOF e il Patto educativo di corresponsabilità. Come figura nel disegno di legge e più specificamente nella proposta Sasso, le scuole infatti dovranno obbligatoriamente rivedere il Patto e prevedere nel PTOF una apposita sezione denominata “Attività sensibili riguardanti la sfera personale”.

Escluse rigorosamente da qualsiasi attività riguardanti “temi attinenti agli ambiti della sessualità” la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e, nella proposta Sasso, anche la scuola secondaria di primo grado.

Le attività potranno essere svolte nella scuola superiore ma con forti limitazioni, non solo per lo stretto controllo delle famiglie, ma anche per la rigida limitazione dei contenuti che rimanda ad una visione sessuofoba ed omofoba.

La proposta di legge Sasso collegata al DdL Valditara propone infatti i seguenti obiettivi:

  • abolire percorsi di carriera Alias, tranne i casi in cui si dimostri l’avviamento formale di un percorso di “rettificazione di attribuzione del sesso”;

  • abolire i cosiddetti “bagni neutri”, disponendo l’obbligo di distinzione tra bagni e spogliatoi maschili e femminili e l’obbligo per gli studenti di “utilizzare esclusivamente quelli del sesso attribuito alla nascita”. Analogo obbligo per la partecipazione alle manifestazioni sportive nella categoria maschile e femminile;

  • vietare attività “in qualsiasi modo connesse ai temi concernenti l’identità o la fluidità di genere o l’orientamento sessuale ovvero che possano promuovere anche implicitamente la transizione sessuale o di genere.”

Se ancora rimanesse quache dubbio, il fratello d’Italia Amorese, autore dell’altra proposta di legge collegata al DdL Valditara, ribadisce in premessa le finalità della manovra. Viene specificata la necessità di mettere un freno, nelle scuole, alla “diffusione di modelli culturali distorti e contaminazioni ideologiche che appaiono intollerabili” e ribadita l’esigenza di garantire alle famiglie il ruolo determinante nell’educazione scolastica sulle tematiche di carattere sessuale, affettivo ed etico.

É inammissibile che si cerchi di azzerare qualsiasi tentativo (sia pure privo di rilevanza formale esterno, come la carriera Alias) di inclusione e di accoglienza dei processi di costruzione dell’identità di genere nella fase adolescenziale e che si vada addirittura a intimare, in modo grottesco, quale bagno usare.

Questa è la risposta che il Ministero ha saputo dare all’esigenza di promuovere attività che decostruiscano stereotipi di genere, educhino alle relazioni affettive e sessuali e prevengano il dilagare della violenza!

  • Respingiamo con forza questo Disegno di legge ispirato dall’ossessione del gender dilagante nella destra più retriva, da un familismo esasperato che reclama il primato educativo della famiglia, dal disprezzo per la scuola pubblica e per gli organi collegiali della scuola, dalla repressione della libertà di insegnamento e dalla limitazione del diritto all’istruzione.

  • Respingiamo qualsiasi forma di controllo e censura della didattica e della libertà d’insegnamento.

  • Respingiamo qualsiasi forma di discriminazione, di omofobia, di sessuofobia, di oscurantismo.

RITIRO IMMEDIATO DEL DDL VALDITARA – SASSO – AMORESE

UNICOBAS SCUOLA E UNIVERSITA’

Aderente alla Confederazione Italiana di Base

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