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I giovani dicono Basta! all’uccisione di bambini con YAKY – Youth Against Killing Youth

«Ogni giorno vengono uccisi, mutilati e feriti decine di bambini e ragazzi in Ucraina, a Gaza, in Sudan, in Yemen, nel Myanmar e in tanti altri teatri di guerra sparsi per il mondo e la nostra impressione è che stiamo rischiando di abituarci a queste notizie al punto di smettere di provare orrore. Ogni volta che sentiamo o leggiamo una notizia di questo genere non riusciamo a fare a meno di pensare che quel bambino o quella ragazza poteva essere un nostro parente o una nostra amica, e la cosa ci fa incazzare moltissimo.»

A dirlo sono  Luigi Carratta  (19 anni) e  Francesco Pio Manca  (20), due giovani pugliesi che non ce la fanno proprio a restare inerti davanti a queste stragi e hanno sentito l’impellente bisogno di fare qualcosa. Si sono mossi nel “brodo” che gli è più congeniale, il digitale, e hanno dato vita ad un movimento giovanile di protesta contro l’uccisione di bambini nelle varie guerre, si chiama “ YAKY – Youth Against Killing Youth ” e si estrinseca attraverso il nuovo canale Telegram “ YAKYVoice ”. È un movimento puro, nessuna appartenenza o influenza politica e/o religiosa, solo giovani che vogliono unire la propria voce per fermare questi massacri.

Luigi e Francesco sono studenti di economia presso l’Università del Salento e hanno entrambi un passato ed un presente ricco di proattivismo nel sociale e nella creazione e gestione di startup innovative.

«Per motivi di studio e di lavoro non ci è facile spostarci  – continua –  perciò abbiamo dovuto pensare a qualcosa che potesse operare a livello globale, capace di arrivare e di coinvolgere potenzialmente tutti i giovani del mondo ma che fosse al tempo stesso facilmente gestibile restando qui nel Salento. A darci una grande mano sarà la tecnologia ei suoi potenti mezzi di comunicazione. Abbiamo appena creato il canale Telegram YAKYVoice e stiamo iniziando a spargere la voce tra amici e conoscenti.»

Operativamente i ragazzi intendono prima creare e far crescere la comunità, così da poter avere una voce più numerosa e forte. Successivamente si passerà all’ideazione e implementazione di iniziative e azioni capaci di attirare l’attenzione dei media e del mondo degli adulti.

«Non stiamo pensando a nulla di aggressivo o violento anzi, al contrario, stiamo ipotizzando azioni pacifiche ma d’impatto, così come abbiamo immaginato d’impatto il logo del neonato movimento.

 Ci piacerebbe che i giornalisti a cui sta arrivando questo nostro appello possano sia pubblicare la notizia del nascente movimento giovanile (così da raggiungere il maggior numero di giovani possibili) che contribuire personalmente, facendo iscrivere al canale Telegram i propri figli e nipoti. Lo stesso vale per i loro lettori. »

Ancora un’idea di protagonismo giovanile, quindi, che vede i ragazzi non solo come utenti o destinatari ma come fautori e animatori in prima persona.

Canale YAKY su Telegram:  https://t.me/YAKYvoice

Redazione Italia

Fonte
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