Le spese per le Olimpiadi Milano Cortina continuano a lievitare. Per la voce relativa alla sicurezza si usano anche risorse del Fondo per le vittime di mafia, usura e femminicidio.
Il 1° luglio è entrato in vigore il Decreto Sport che prevede alcune misure urgenti da attuare per le Olimpiadi di Milano-Cortina e per altri grandi eventi sportivi. Nel caso dei Giochi vengono approfonditi due punti: i fondi necessari per coprire le ulteriori spese per il soccorso pubblico e la sicurezza, e la creazione di una nuova figura commissariale, il Commissario straordinario per l’organizzazione dei Giochi paralimpici.
Nella relazione tecnica che accompagna il dl Sport si legge che i 43 milioni di euro necessari per l’organizzazione del servizio d’ordine e di soccorso pubblico saranno pescati dal Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime di mafia, usura e agli orfani di femminicidio. Per la sottosegretaria Matilde
Siracusano si tratterebbe di un residuo di risorse e quindi di soldi che avanzano che non vengono sottratti ad altro. Le opposizioni Avs, Pd e M5s avevano chiesto di non utilizzare denaro proveniente dal Fondo per le vittime di mafia, ma il governo ha confermato la propria decisione.
Questi fondi verranno utilizzati per gli equipaggiamenti e gli alloggi delle Forze di Polizia, sottolineano dal governo. Secondo Francesco Silvestri, primo firmatario dell’emendamento del M5s, il fatto che ci siano delle eccedenze nel Fondo utilizzato è già un problema. «Discordiamo su come utilizzare le eccedenze, è inutile nascondersi sugli alloggi della polizia. Non ci mettete davanti le forze dell’ordine, applaudo anche io a loro, ma non togliamo i fondi alle vittime dell’usura», è il suo commento.
La spesa per la sicurezza per le Olimpiadi invernali Milano Cortina si aggira intorno a 271 milioni di euro – al momento della candidatura erano appena 26 milioni – che verranno coperti per una buona parte da un Fondo del Mef. Ma quella della sicurezza non è l’unica voce di spesa a essere esplosa.
Il Fondo da cui verranno prelevati i 43 milioni è per le vittime di usura e racket che da sette anni prevede anche una quota di aiuti, 12 milioni di euro l’anno, per i minori che perdono un genitore, spesso la madre, a causa di crimini domestici, quindi il rimborso di spese sanitarie e farmaceutiche, borse di studio e assistenza medico-psicologica. Una conquista che però non è mai entrata a pieno regime visto che le risorse non vengono usate per intero.
La legge prevede anche altre tutele come l’accesso al gratuito patrocinio, il sequestro dei beni dell’indagato in garanzia di un risarcimento ai figli della vittima, l’assistenza medico-psicologica, la sospensione della pensione di reversibilità all’omicida, la possibilità di modificare il cognome. Al momento, per le Olimpiadi Milano-Cortina le priorità sembrano altre.