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Sicurezza a rischio: fine di Windows 10

Il 14 ottobre 2025 Microsoft terminerà ufficialmente il supporto per Windows 10. Una data che segna un punto di svolta per migliaia di organizzazioni, soprattutto nei settori critici – difesa, servizi pubblici, logistica e manifattura – che ancora non hanno completato il passaggio al successore Windows 11.
Una ricerca condotta da Panasonic TOUGHBOOK ha messo in luce i principali rischi che le imprese corrono se ritardano la migrazione.
Il primo è la sicurezza informatica: senza aggiornamenti regolari, i dispositivi diventano vulnerabili a ransomware, malware e violazioni dei dati. Secondo lo studio, il 94% dei responsabili IT teme un aumento del rischio di cyberattacchi, mentre il 93% segnala possibili data breach. La stessa Microsoft avverte che, senza aggiornamenti, anche le patch di sicurezza per nuove minacce non saranno più disponibili. Per le aziende che non riusciranno a migrare in tempo, l’unica alternativa sarà acquistare l’Extended Security Update (ESU), un servizio a pagamento che fornisce patch aggiuntive. Ma i costi non sono marginali: per un’organizzazione con 1.000 dispositivi si stima una spesa di oltre 320.000 sterline in tre anni.

A incidere non è solo la sicurezza

Le aziende intervistate da Panasonic hanno indicato anche problemi di compatibilità del software, incremento dei costi di supporto e persino rischi per la continuità operativa. Circa il 62% dei dispositivi attualmente in uso dovrà essere sostituito o aggiornato per supportare Windows 11, una percentuale che cresce al 76% nelle grandi realtà con oltre 5.000 dipendenti.
Un altro aspetto critico riguarda la produttività: quasi la metà degli intervistati (45%) teme cali dovuti ai tempi di inattività necessari per gli aggiornamenti. Per questo molte imprese stanno adottando una strategia graduale, integrando aggiornamenti remoti e on-site, con forte supporto da parte dei produttori di dispositivi. Tuttavia, i benefici del passaggio a Windows 11 sembrano superare i rischi del ritardo. Oltre a una maggiore protezione nativa contro gli attacchi informatici, il nuovo sistema operativo introduce funzionalità di intelligenza artificiale come Microsoft Copilot e Bing AI, oltre a capacità di elaborazione avanzata pensate per un ecosistema digitale più resiliente e “future-proof”.

“Il tempo per una transizione pianificata ed economica si sta riducendo rapidamente” ha sottolineato Chris Turner, Head of Go-to-Market di Panasonic TOUGHBOOK Europe. “I rischi aumentano man mano che ci si avvicina alla scadenza del ciclo di vita di Windows 10, soprattutto nei settori critici come servizi di emergenza e difesa”.

Secondo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), sistemi obsoleti rappresentano uno dei principali vettori di attacco per i criminal hacker. Anche l’ENISA, l’Agenzia europea per la cybersicurezza, raccomanda di adottare tempestivamente patch e aggiornamenti come misura prioritaria di cyber resilience.

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