In una intervista rilasciata all’agenzia statale siriana SANA il Il presidente del Comitato superiore per le elezioni dell’Assemblea popolare, Mohammed Taha al-Ahmad ha annunciato che le prime elezioni dell’epoca post Assad si svolgeranno 15 e il 20 Settembre e che il sistema elettorale è frutto di un ampio dibattito tra tutte le componenti della società civile siriana e che ha visto un’importante partecipazione delle donne a cui il sistema riserva come minimo il 20% delle candidature.
L’annuncio sembra voler tranquillizzare la comunità internazionale allarmata da dichiarazioni di esponenti del governo provvisorio che parlavano di tempi molto più lunghi. Nell’intervista si sottolinea anche la necessità che le elezioni si svolgano in tutti i territori della Siria e che escludano “coloro che sostengono criminali o incitano al settarismo, alla divisione e al fanatismo”; quest’affermazione viene interpretata come un primo passo di esclusione di quelle forze politiche e militari che occupano varie regioni del Paese e che non riconoscono l’autorità dell’attuale governo.