Il Partito della Rifondazione Comunista-Federazione di Trieste esprime la sua forte preoccupazione per la guerra nel cuore dell’Europa. Da più di tre anni la guerra in Ucraina, portata dal militarismo russo dell’autocrate Putin, distrugge vite e strutture civili in modo sistematico. Il recente “incidente” di frontiera (lancio di droni russi dalla Bielorussia in Polonia) può provocare un’ulteriore escalation, coinvolgendo la NATO che, sin dall’inizio, non è certo innocente per aggressività e militarismo.
Come comunisti/e, pensiamo alla necessità di immediate trattative di pace, che dovrebbero essere imposte da ricostruite entità sovranazionali (ONU, soprattutto). I popoli devono sollevarsi contro i propri governi, fra di loro complici, costringendoli alla diplomazia. O adesso o mai più: contro la ferocia del militarismo russo, il pericoloso riarmo UE e la presenza di basi NATO con armamenti nucleari in Italia e, in particolare, nella nostra regione (e nel mondo intero). Ci esprimiamo quindi a favore dell’autodeterminazione dei popoli, ovunque. Si dia voce ai popoli, tacciano le armi.
Gianluca Paciucci (3347037783) Partito della Rifondazione Comunista – Trieste.