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Medio Oriente

API: “I centri di distribuzione degli aiuti a Gaza si trasformano in trappole di morte collettiva”

In una scena tragica che si ripete quotidianamente, i centri di distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza — gestiti spesso da società americane — si stanno trasformando in luoghi di sterminio di massa. Il cittadino, sfinito dalla fame, si reca in questi centri nella speranza di tornare dai suoi figli con un pacco alimentare o un sacco di farina, ma spesso vi trova la morte o finisce fatto a pezzi dai proiettili dell’esercito di occupazione israeliano.

Convoglio Sumud è ufficialmente partito per Rafah

Il 9 giugno in migliaia di persone hanno lasciato la capitale Tunisi verso Sousse e altre città, dove si prevede che altri si uniranno. I libici si uniranno al convoglio in seguito, una volta attraversato il confine di Ras Ajdir. Questo convoglio fa parte di un movimento globale per rompere l’assedio di Gaza e fare pressione affinché cibo e aiuti arrivino nella Striscia. La flottiglia Madleen potrebbe essere stata intercettata l’8 giugno, ma dal 9 giugno ne stanno arrivando migliaia.

Studio Harvard: “IOF stimano che a Gaza ci siano 450.000 palestinesi in meno rispetto a prima dell’ottobre 2023”

Secondo un recente studio di Harvard dal titolo “The Israeli/American/GHF “aid distribution” compounds in Gaza: Dataset and initial analysis of location, context, and internal structure”, le Forze di Occupazione Israeliane (IOF) starebbero stimando che approssimativamente la popolazione in vita ancora a Gaza sia: 1 milione, nell’area di Gaza City; 350.000, nell’area centrale; 500.000, nell’area attorno a Mawasi come si può ben vedere nell’immagine dello slideshow.

I 12 della Madleen banditi da Israele per i prossimi 100 anni – Thiago Ávila in sciopero della fame e della sete

Un componente del comitato direttivo internazionale di Freedom Flotilla Coalition e il coordinatore della “flotta” brasiliana, Thiago Ávila è prigioniero dello Stato israeliano, dove è detenuto in carcere con altri 7 dei 12 attivisti a bordo dell’imbarcazione diretta a Gaza che il 9 giugno scorso, mentre navigava in acque internazionali nel Mediterraneo, è stata assaltata e sequestrata dalla marina militare israeliana.

No armi ad Israele. (Seconda puntata)

Gianni Alioti è uno dei maggiori esperti italiani della produzione di armi.
In passato è stato responsabile dei metalmeccanici Cisl della Liguria, nella cui regione sono concentrate molte aziende del settore bellico. Ora è ricercatore di The Weapon Watch.
Su ‘Settimana News’ (rivista pubblicata dai Padri Dehoniani) nei giorni scorsi ha pubblicato un interessante articolo con notizie inedite, ve ne segnaliamo alcuni brani; essendo un testo lungo, lo pubblichiamo in due puntate successive . Questa è la seconda puntata

Alla Tenda per la Palestina si legge la lettera al Presidente Giani per le dimissioni di Carrai

La Tenda per la Palestina  in piazza Duomo oggi a Firenze davanti al  Palazzo regionale al suo primo pomeriggio di una lunga serie di sette, vede la partecipazione dei sindaci di Sesto Fiorentino e di Calenzano insieme a figure istituzionali del sindacato e dei partiti dell’opposizione per condividere e leggere insieme una lettera al presidente della Regione Toscana Giani che richiede le dimissioni del console onorario di Israele  Carrai dalla presidenza della fondazione Mayer per incompatibilità.

Cittadini di 54 Paesi alla “Global March to Gaza”: primo via libera tra imbarazzi diplomatici

Iniziativa popolare senza precedenti, ma Farnesina “non garantisce assistenza”. 5Stelle, “Vergognoso”

Nelle ore in cui tantissime persone nel mondo occidentale hanno seguito con trepidazione il viaggio di una sola imbarcazione verso Gaza, finita dirottata dagli israeliani, un’iniziativa popolare senza precedenti promette di esercitare ancora più pressione, a livello internazionale, per la fine del massacro di civili in corso a Gaza.

Fermi e deportazioni al Cairo contro gli attivisti internazionali per la Palestina

Da ieri sera i membri delle delegazioni olandese, canadese, italiana, spagnola e francese che si stanno recando al Cairo per la marcia verso Gaza sono stati fermati all’aeroporto; non tutti, per la verità, ma molti sì.

Gli è stato ritirato il passaporto e il cellulare e sono stati collocati in stanze senza poter andare in bagno, nonostante nei mesi scorsi la diplomazia egiziana avesse dimostrato una sensibilità e una timida apertura rispetto a questa Global March partita dal basso e dalla società civile.

L’abbordaggio al vascello della Freedom Flotilla

Domani, venerdì 13 giugno nel cortile della Camera del Lavoro, via Crociferi 40, alle ore 19.30, con ingresso libero, verrà proiettato il film “From Ground Zero”, considerato dalla critica come un rivoluzionario esempio di cinema-verità. Presentato in anteprima, a Catania, il 7 aprile scorso al monastero dei Benedettini, viene riproposto per iniziativa dell’associazione comunista Olga Benario e di Assopace Palestina.

5° giornata nazionale Campagna “Teva? No grazie”

BDS Italia comunica che nei giorni 13-14 giugno, in occasione della quinta giornata nazionale della campagna TEVA? NO GRAZIE, si svolgeranno azioni in diverse città (vedi sotto). L’attenzione questa volta sarà sugli operatori sanitari massacrati, arrestati illegalmente, torturati dall’esercito israeliano, in particolare a Gaza. Verranno letti i loro nomi e la professione in prossimità delle sedi di quotidiani o altri media, per denunciare la carenza di informazione sulla violazione sistematica e senza precedenti di diritti umani fondamentali riconosciuti in tutto il mondo.

API, Mohammad Hannoun: “Rompere ogni relazione con Israele, smettere di fornire le armi per il genocidio a Gaza e impedire la deportazione dei nativi”

Milano-InfoPal, 12 giugno 2025. Di Angela Lano. Ieri è arrivata in Italia, con un volo del Governo italiano, la pediatra palestinese di Gaza, Alaa al-Najjar, a cui Israele ha ucciso 9 figli e il marito, accompagnata dall’unico sopravvissuto della famiglia, Adam, di 11 anni. Madre e figlio sono stati accolti dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, e poi portati all’ospedale Niguarda di Milano.