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Edilizia scolastica: 9 edifici su 10 non sono a norma di sicurezza

Dei 40 mila edifici scolastici statali presenti nel nostro Paese, ben 36 mila non dispongono di una o più certificazioni obbligatorie in tema di sicurezza. E quasi uno su 10 non ha neanche una. Ci sono poi 3.600 edifici “totalmente irregolari”, dove studiano o lavorano in 700 mila. E nelle zone ad alto rischio sismico la situazione è peggiore della media.

E’ quanto si legge nel dossier sull’edilizia scolastica messo a punto da TUTTOSCUOLA (https://www.tuttoscuola.com/). Solo il 37,2% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità, il documento che attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti installati. Sul territorio le condizioni migliori sono in Val d’Aosta (87,8% di edifici agibili), Piemonte (53,4%) e Veneto (52,7). Maglia nera per Lazio (solo 12,7%) e Isole. Per quanto riguarda, invece, il certificato di prevenzione incendi, ne è in possesso soltanto il 33,8% degli edifici scolastici. E più di 6 edifici su 10 non sono provvisti del Certificato di omologazione della centrale termica. Non è una formalità burocratica: è la garanzia che l’impianto di riscaldamento di una scuola funzioni in sicurezza, senza rischi per studenti, docenti e personale. La sua assenza significa che la struttura non offre le condizioni minime di tutela previste dalla legge.

Per un edificio su 5 non è stato poi predisposto il Documento di valutazione dei rischi (DVR), un pilastro – obbligatorio – della sicurezza sul lavoro, che identifica e valuta i rischi e delinea le misure di prevenzione necessarie (a partire dalla formazione). In Abruzzo per i due terzi degli edifici non è stato realizzato. Le situazioni più virtuose (ma dovrebbero rappresentare la normalità) nelle Marche (per il 96,7% degli edifici c’è un DVR) e in Val d’Aosta (96,4%).  In caso di necessità di evacuazione, inoltre, per un edificio su 6 (in particolare il 17,7%) non esiste un piano (in Calabria manca per un edificio su 3). Quanto al progetto antisismico, in pratica, la “carta d’identità strutturale” di un edificio costruito in zona sismica (quindi in tutta Italia) che serve a dimostrare che la scuola sarà in grado di resistere a un terremoto secondo le normative vigenti, è presente soltanto nel 12,7% degli edifici scolastici (circa 5 mila su 40 mila). In Abruzzo solo il 10,8%, in Sardegna solo 11 edifici su 1.645 (lo 0,7%).

Per quanto riguarda i 3.588 “totalmente irregolari” (che rappresentano il 9% dei 39.993 edifici scolastici esistenti), essi sono distribuiti in modo notevolmente difforme sul territorio nazionale che, in valori assoluti vanno da zero per Aosta a 674 per la Campania. In valori percentuali, dopo Aosta, seguono le Marche con lo 0,5% di edifici senza alcuna certificazione, seguite dalla Lombardia con l’1,8%, il Veneto con il 2,1% e il Piemonte con il 2,5%. Sopra la media nazionale si trovano tutte le regioni settentrionali e anche quelle centrali con la sola eccezione del Lazio. Il Molise con il 5,5% di edifici scolastici privi delle cinque certificazioni/documenti previste è l’unica regione meridionale sopra la media nazionale del 9%. Tutte le altre regioni del Sud e delle Isole registrano percentuali di totale assenza di certificazioni sotto la media nazionale. In fondo a questa poco esaltante graduatoria si trova l’Abruzzo con il 32,4% (quasi un terzo di tutti gli edifici scolastici) preceduto da Campania e Calabria. Si tratta di dati che confermano la minor criticità del Nord e del Centro, mentre, al contrario, nel Mezzogiorno si trovano i due terzi dei 3.588 edifici scolastici privi completamente di certificazioni.

Il dossier di TUTTOSCUOLA, che ha utilizzato i dati del Portale unico del Ministero per l’anno scolastico 2023-24 pubblicati il 14 luglio scorso, evidenzia come purtroppo soltanto un edificio scolastico ogni dieci abbia tutte le certificazioni e i documenti previsti per la sicurezza. La Lombardia è la regione con il maggior numero (949) di edifici scolastici che registrano la totalità degli indicatori per la sicurezza, seguita dal Veneto (526), dal Piemonte (408) e dall’Emilia R. (394). La regione con la maggiore percentuale di edifici con la totalità degli indicatori è la Val d’Aosta (26,6%), mentre, all’opposto, nel Lazio non arrivano al 2% e in Sardegna superano appena questa percentuale. Sotto la media nazionale del 9,8% vi sono tutte le regioni meridionali, con la sola eccezione del Molise che si attesta al 14,2% (41 edifici scolastici su 289 con tutte le certificazioni). La Liguria con il 4,7% degli edifici che registrano la totalità degli indicatori sulla sicurezza è l’unica regione settentrionale sotto la media nazionale. In termini di area geografica, sono oltre 2.500 gli edifici scolastici del Nord Italia per i quali sono state definite tutte le certificazioni per la sicurezza; complessivamente costituiscono quasi i due terzi di tutti gli edifici che hanno la totalità delle certificazioni. Il restante terzo è distribuito tra le regioni centrali e del Mezzogiorno.

Qui per approfondire: https://www.tuttoscuola.com/edifici-scolastici-no-norma-sicurezza/.

Giovanni Caprio

Fonte
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