Salta al contenuto principale

Queer as in Partenop3! Essere queer a Napoli

Siamo.
È da tremila anni che siamo qui, ovunque nelle terre del Mediterraneo e oltre esse.
Nella storia siamo esserǝ apotropaichǝ, mostrǝ, deǝ, sacerdotessǝ, streghǝ e abominǝ.
Ma soprattutto siamo ciò che plasma l’intera umanità alle sue fondamenta; siamo motore e nucleo solare della fiamma che arde nel cuore della storia dimenticata in tutte le sue vere forme.
Quella delle tradizioni anarchiche, quella dellǝ reiettǝ e condannatǝ, delle Spartachǝ e delle Masianiellǝ scomparsǝ tra le insabbiature di un Accademismo eteropatriarcale ed eurocentrico, le retoriche dello sciovinismo nazional popolare del sistema repubblichino italiano e dall’internazionale di TUTTI gli stati nazione, che a più livelli, o attraverso il white washing o la pura repressione totalitaria, cercano di determinare le nostre vite e le nostre essenze. Siamo Femmenèllǝ, abbiamo sacrificato i nostri corpi già sfruttati e stuprati sulle barricate di San Giovanniello contro il Nazifascismo nelle libertarie Quattro Giornate di Napoli, dove la popolazione si autorganizzò in maniere orizzontali e trasversali, e dove, mentre noi Napoletanǝ si faceva la liberazione, gli Americani aspettavano alle mura della città. Siamo ogni Donna, Uomo e persona Trans e Queer che affronta ogni giorno il Capitale e lo Statismo con la propria presenza nella città e nei movimenti di liberazione. Sappiamo che il Capitale non ci emanciperà, che lo Stato non ci donerà diritti e infrastrutture per la nostra autodeterminazione e sappiamo che il Nazionalismo non può essere il vettore della nostra identità culturale e bioregionale. E sappiamo che il nostro futuro si costruisce attraversando criticamente ogni intersezione dell’oppressə: genderizzazione, razzismo, abilismo e classismo culturale ed economico.

Noi di Mastrogiovanni vogliamo rivolgere la nostra solidarietà a ogni comunità razzializzata e genderizzata, linfa vitale della socialità della nostra ecologia napoletana, al proletariato e al precariato che in questa città sono strematə dal giogo del profitto e dalle sue leggi infami e a tuttə coloro disabili lasciatə senza la prospettiva di una vita dignitosa. A cinquantasei anni dalla rivoluzione di Stonewall vogliamo ricordare questa piccola ma infuocata frase di Marsha P. Johnson: “No pride for some of us without liberation for all of us.”
E proprio così vogliamo ricordare il Pride: prefigurazione della Liberazione per il mondo intero, senza gerarchie né confini. Free Palestine. Bijî berxwedana Rojava. Free All Antifa.

Gruppo Anarchico “Francesco Mastrogiovanni” FAI Napoli

L'articolo Queer as in Partenop3! Essere queer a Napoli proviene da .

Fonte
https://umanitanova.org/feed/