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numero_22

Bilancio n. 22/2025

ENTRATE

PAGAMENTO COPIE

EMPOLI P.Becherini €45,00

Totale €45,00

ABBONAMENTI

MILANO S.Armaroli (cartaceo) €55,00; VIGEVANO D.Corraro (cartaceo) €35,00; ROBECCO S/N L.Sala (cartaceo) €55,00; REGGIO E. a/m FAI Reggiana J.Coppola (pdf) €25,00; REGGIO E. a/m FAI Reggiana F.Marconi (cartaceo) €55,00; REGGIO E. a/m FAI Reggiana E.Sforacchi (pdf) €25,00; REGGIO E. a/m FAI Reggiana C.Cocchi (pdf) €25,00; REGGIO E. a/m FAI Reggiana S.Ruini (pdf) €25,00; REGGIO E.

Le lotte non si sgomberano. Solidarietà al collettivo di fabbrica GKN

Spegnere quella luce in fondo al tunnel. Richiudere il prima possibile quella breccia che si è aperta e da cui rischia di entrare aria nuova, aria pulita.

Sembra questo l’obiettivo delle ultime manovre istituzionali intorno alla vertenza dello stabilimento GKN di Campi Bisenzio che, in questi oramai 4 anni, ha osato lanciare il cuore oltre l’ostacolo mostrando che i lavoratori e le lavoratrici sanno farsi alternativa.

MAGA e stregone. Papa Prevost e l’amministrazione USA

All’avvio del pontificato di R.F. Prevost, è necessario effettuare alcune considerazioni su questa prima esperienza di governo della Chiesa cattolica da parte di un esponente del clero nordamericano. Una premessa fondamentale: l’elezione di un cardinale statunitense è un riconoscimento dell’importanza della chiesa made in America e riflette il peso specifico che gli U.S.A.

Nel nome del Padre. DdL 832 “padri separati”

È estate e fa caldo: il periodo ideale perché nell’indifferenza generale in Parlamento vengano approvati decreti che in altri periodi potrebbero trovare forti opposizioni. Non sarebbe certo un fatto nuovo. Nella disattenzione generale dovuta all’impegno nelle mobilitazioni contro la guerra e la violenza che sempre più spesso ci circonda e nelle quali siamo attiv3, è stato presentato in Senato il DdL 832, chiamato anche decreto “padri separati”, denominazione che già esplicita i soggetti da beneficiare. Nella stessa disattenzione generale questo dispositivo potrebbe essere approvato.

Anarchismo e transfemminismo

In alcuni documenti presentati all’ultimo congresso della Federazione del gennaio scorso, e pubblicati su queste pagine, venivano affrontate le problematiche poste dai movimenti transfemministi e queer.

Con queste note vorrei riflettere su come l’anarchismo si pone di fronte a questi movimenti e sulle questioni che ne nascono sul piano teorico e strategico.

Come scrive il Gruppo Germinal di Trieste: “negli ultimi anni le questioni poste dai movimenti femministi, transfemministi e queer [hanno] finalmente messo il patriarcato al centro della critica

Bakunin e l’organizzazione di massa

Queste brevi note sono un riadattamento di quanto scritto da Gino Cerrito in “Il ruolo dell’organizzazione anarchica”. Sono anche un tributo a questa grande figura di storico e militante; con l’augurio che contribuiscano a riscoprire questo importante testo.

Tiziano Antonelli

 

Negli anni a cavallo della Comune di Parigi, Mikhail Bakunin giunse ad una formulazione definitiva dell’organizzazione di massa e dell’organizzazione anarchica che avrebbe dovuto raggruppare la minoranza cosciente anarchica.

Contro le guerre, per la nostra libertà

In pochi giorni Domodossola ha visto scendere in piazza voci diverse ma unite dalla denuncia contro la guerra e l’oppressione. Prima con l’iniziativa “Ferma il Riarmo”, organizzata in occasione della Giornata del Rifugiato, per ricordare che ogni arma prodotta, venduta e usata genera solo nuove fughe, nuove morti, nuove ingiustizie; poi con il presidio del Comitato Ossola per Gaza, che ha ribadito la volontà di continuare la mobilitazione “fino a quando si fermerà il genocidio”. In queste piazze risuona lo stesso messaggio: non esistono guerre giuste, non esistono Stati innocenti.

La filiera della morte. Vertice NATO

“Faremo La NATO ancora più grande. Oggi, tutti noi alleati, abbiamo posto le fondamenta per rendere la NATO più forte, più equa e più letale”. A conclusione del vertice dell’Alleanza Atlantica tenutosi all’Aia il 24 e 25 giugno scorso, il segretario generale Mark Rutte ha enfatizzato i risultati di quello che agli occhi di tanti analisti (si veda in particolare Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa) è apparso però come un teatro-pollaio, con un “pavone padrone” – Donald Trump – e tantissimi “polli adoranti”, i capi di Stato degli altri 31 paesi aderenti.