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La sveglia dei migranti nella repubblica dei meloni

Da circa una ventina di giorni è in atto una vera e propria persecuzione dei migranti che sopravvivono nei dintorni della stazione di Trieste, principalmente nell’androne coperto alla sinistra dell’ingresso di Porto vecchio.

È iniziata il 22 luglio con un’assurda operazione di polizia di 60 carabinieri, fatti arrivare in parte dall’Emilia, con cani antidroga, conclusasi con una ventina di denunce per occupazione di suolo pubblico nei confronti di migranti che avevano già fatto o stavano facendo domanda d’accoglienza.

Continua con interventi di polizia statale e locale quotidiani intorno alle 5 del mattino, sgomberando brutalmente i migranti che cercano di riposare in quel luogo, non avendo altra possibilità.
Da notare che, anche in questo caso, non si tratta di migranti in transito, ma: o di persone che hanno già i documenti e che avrebbero diritto all’accoglienza nel Centro di prima Accoglienza, che è invece stracolmo; o di persone che, presentatesi in Questura per fare domanda, vengono rimandate indietro di giorno in giorno.

Sono quindi persone aventi diritto. Ma, come Israele dimostra ogni giorno, arrestando in pieno Mediterraneo chi cerca di portare aiuti nei campi martoriati di GAZA‘, diritto è ormai una parola priva di senso.

Invitiamo chiunque a manifestare solidarietà al diritto alla vita dei migranti e di tutti, venendo nella piazza serale con coperte e quant’altro sia utile.

Linea D’Ombra

Redazione Friuli Venezia Giulia

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