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Palestina

Un percorso didattico di storia ed educazione civica su Israele e Palestina

Le persone che lavorano come docenti a scuola e si sentono professionalmente ed eticamente impegnate nella formazione della conoscenza e nella costruzione di un mondo di pace si pongono in questo momento l’interrogativo su come parlare di tutto ciò che sta accadendo nei territori israeliano e palestinese.

Ecco come cercherei di parlarne io – per la crescita delle studentesse, degli studenti… e mia, che pure ho già una visione abbastanza ben definita su nascita, processo, torti e ragioni di quel conflitto (Storia).

Un appello da Ramallah: “16 e 23 settembre sciopero della fame globale contro il genocidio e la deportazione”

Da Ramallah, Al-Hirak Al-shaabi (Mobilitazione Popolare) ha indetto due giorni di sciopero della fame a livello mondiale, in solidarietà con Gaza contro il genocidio compiuto da Israele e per mobilitare le coscienze contro la politica di colonizzazione dei territori palestinesi occupati e la deportazione della popolazione con la politica di Apartheid israeliana.

Unica rotta la solidarietà

Nei mesi estivi la vicenda palestinese ha segnato un notevole salto di qualità. Il governo sionista ha dato alla sua azione genocida un orizzonte più preciso. Con l’annuncio e poi l’avvio delle operazioni di occupazione di Gaza City, si sono rese esplicite le intenzioni di Netanyahu (e di Trump): Gaza va finita di spianare e messa a disposizione di programmi israelo-americani ancora non del tutto chiari, mentre i palestinesi della Striscia dovranno “defluire” verso sud e lì verranno stipati in un grande campo di concentramento di pochi chilometri quadrati.