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Software Libero nel Mondo - Episodio 7 - Scuole e Università pubbliche

Inviato da enzo de simone il
scuole

L’educazione è il luogo dove si costruisce il futuro di una società. E le tecnologie che mettiamo nelle mani di studenti e docenti non sono mai neutre: possono aprire orizzonti di libertà e conoscenza, oppure rinchiudere in gabbie di dipendenza da software proprietari. Per questo sempre più scuole e università nel mondo scelgono il Software Libero, non solo per motivi economici, ma per ragioni culturali e pedagogiche.


Perché il Software Libero a scuola

Le ragioni che spingono verso l’adozione del Software Libero nell’istruzione sono molteplici:

  • Risparmio economico: le istituzioni scolastiche spesso hanno budget limitati; eliminare i costi di licenza significa liberare risorse per la didattica.

  • Accessibilità: gli studenti possono installare gli stessi strumenti anche a casa, senza costi aggiuntivi.

  • Formazione critica: il codice aperto permette non solo di usare, ma anche di capire come funziona il software, stimolando la creatività e la competenza tecnica.

  • Indipendenza: non legare la formazione a un marchio significa dare agli studenti libertà di scelta nel loro futuro professionale.


Esperienze internazionali

  • India: ha promosso a livello nazionale l’adozione di Linux e LibreOffice nelle scuole, fornendo migliaia di postazioni con software libero.

  • Brasile: fin dai primi anni 2000 ha reso l’open source una politica educativa, con distribuzioni Linux dedicate al mondo scolastico.

  • Germania: diverse regioni hanno adottato software libero nelle scuole pubbliche, con particolare attenzione alla privacy degli studenti.

  • Spagna: l’Andalusia e l’Estremadura hanno sviluppato distribuzioni Linux regionali per uso educativo (Guadalinex, LinEx).


L’esperienza italiana

Anche in Italia ci sono stati passi importanti:

  • Progetto LibreUmbria: ha introdotto LibreOffice in scuole e pubbliche amministrazioni della regione Umbria, con significativi risparmi e formazione.

  • Università di Bologna e Pisa: utilizzano e promuovono software open source per la ricerca scientifica, la didattica e i servizi digitali agli studenti.

  • Scuole superiori e istituti tecnici: numerosi progetti locali hanno adottato Linux, Arduino e software libero come strumenti per insegnare informatica, robotica ed elettronica.


Software libero per la ricerca universitaria

Nelle università, il software libero è diventato parte integrante della ricerca:

  • Moodle e Open edX come piattaforme di e-learning.

  • Open Journal Systems (OJS) per pubblicazioni scientifiche ad accesso aperto.

  • R, Octave, Python per la ricerca scientifica e statistica.

  • LaTeX per la stesura di tesi, articoli e pubblicazioni.

Grazie a questi strumenti, la ricerca diventa più trasparente, verificabile e accessibile, in linea con i principi dell’Open Science.


Dal laboratorio alla comunità

Le scuole e le università non sono solo luoghi di formazione: sono comunità. E come ogni comunità, hanno bisogno di strumenti che promuovano collaborazione e crescita condivisa. Il Software Libero non solo riduce costi, ma educa a una cittadinanza digitale consapevole, dove gli studenti non sono consumatori passivi ma protagonisti attivi della conoscenza.

Adottare il Software Libero nelle scuole e nelle università significa investire in un futuro più libero, più equo e più innovativo. È un gesto che non riguarda soltanto la tecnologia, ma la visione della società che vogliamo costruire.

Se vogliamo cittadini capaci di creare, comprendere e condividere, allora dobbiamo partire da qui: offrire loro strumenti liberi, aperti e inclusivi. Perché la libertà digitale si impara sui banchi di scuola.