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La squadra Israel-Premier Tech si ritira da Gran Piemonte, Tre Valli Varesine e Coppa Bernocchi per le proteste filo-palestinesi in tutta Italia

Cyclingnews, uno tra i più importanti siti di ciclismo al mondo, titola così l’articolo uscito nella serata di giovedì 2 ottobre, e continua: “Centinaia di persone, durante una manifestazione a Varese, hanno firmato una petizione contro la partecipazione della Israel-Premier Tech, invitata alla gara ciclistica Tre Valli Varesine” *

Abbiamo vinto. O meglio, siamo a due terzi di questa piccola ma importante vittoria. Abbiamo vinto tutti e tutte noi che scendendo in piazza abbiamo dimostrato che non siamo succubi della propaganda genocidaria di Israele che ci vuole zitti e attoniti di fronte al sangue di decine di migliaia di palestinesi massacrati a Gaza.

Non c’è però spazio per l’ingenuità: la lotta più grande la sta portando avanti il popolo palestinese, nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, ed è per loro che gioiamo di questo limitato, seppur significativo, successo.

Abbiamo vinto perché in Italia stiamo bloccando tutto: stiamo scendendo nelle piazze, nelle strade e nei porti, stiamo moltiplicando a vista d’occhio le iniziative e le donazioni e le nostre coscienze gridano unendosi alla voce di libertà che si alza dalla terra di Palestina.

Accogliamo quindi sul territorio lombardo la Tre Valli Varesine e la Coppa Bernocchi libere da coinvolgimenti sionisti. Ci auguriamo si possano ora svolgere al meglio e che possano essere, per le migliaia di appassionati che seguono il ciclismo, quello che lo sport deve essere: divertimento per tutti, performance, emozione e veicolo di valori come la solidarietà, la pace e la responsabilità sociale.

Ci manca ancora, però, un altro passaggio: la società organizzatrice del giro di Lombardia, RCS Sports & Events non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla partecipazione o meno della squadra IPT. Mentre la Tre Valli Varesine e la coppa Bernocchi sono gare di categoria inferiore, che rispondono a regolamenti diversi ed è più facile modificare la partecipazione dei team, al Giro di Lombardia le squadre WorldTour e la migliore tra le ProTour dell’anno precedente (in questo caso la IPT) sono obbligate a partecipare. Questo in qualche modo fermerà la raccolta firme e la pressione che stiamo esercitando sugli enti coinvolti? La risposta è no.

Ricordiamo tutti che nel 2018 il Giro d’Italia, organizzato proprio da RCS fu fatto partire da Israele e le prime tre tappe si corsero su quella terra, sottratta ai palestinesi con la forza. Uno scandalo che forse non destò però abbastanza scalpore. Stavolta invece la richiesta è una ed è semplice: fuori Israele, in tutte le sue forme dal ciclismo lombardo, e, già che ci siamo: fuori dal ciclismo italiano. Fuori Israele in tutte le sue forme, dallo sport, e, per esteso, fuori dalla cultura, dalle università e dalle partnership di ricerca. Chiediamo un boicottaggio e un sanzionamento totale, partendo appunto dallo sport.

Nell’infografica sottostante ripresa sempre da Cyclingnews è riportato il calendario rivisto delle gare 2025 che la IPT aveva, ha o avrebbe avuto in programma:

Come è evidente, delle 11 in programma 5 sono italiane: a 4 di queste, ad oggi, la IPT non parteciperà più. La concentrazione ora è tutta sul Giro di Lombardia.

La raccomandazione è quella di tenere alta l’attenzione sul tema, firmare e diffondere la petizione boicottare, sanzionare e disinvestire in qualsiasi settore contaminato dalla presenza israeliana.

Palestina Libera a tutti.

Redazione Varese

Fonte
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