Ci ha lasciati ieri, a pochi giorni dal suo 82° compleanno celebrato a ferragosto, il compagno Salvo Vitale, l’amico più sincero di Peppino Impastato, che con lui aveva fondato Radio Aut a Terrasini e il circolo Musica e Cultura, ma che soprattutto ne aveva condiviso la lotta alla mafia del clan Badalamenti, padrone di Cinisi, dei traffici di eroina della Pizza Connection e supervisore delle espropriazioni di terre in vista della costruzione dell’autostrada Palermo-Punta Raisi e dell’aeroporto.
Proprio Gaetano Badalamenti sarebbe stato condannato nel 2002 all’ergastolo negli USA per l’omicidio di Peppino, grazie alle ricerche del giudice Gaetano Costa prima (anch’egli assassinato) e della magistrata Franca Imbergamo, attuale sostituta procuratrice della Direzionale Nazionale Antimafia, poi.
Ma un tale esito – che rendeva finalmente giustizia al giovane e coraggioso esponente di Democrazia Proletaria, contro cui si era scatenata la macchina del fango già all’indomani della morte, con la messa in scena di un presunto attentato terroristico, da lui ordito collocando una bomba sulla ferrovia Palermo Cinisi che gli sarebbe esplosa fra le mani – un tale esito non sarebbe mai stato possibile senza la pervicace tenacia e l’indomita fiducia nel figlio della madre Felicia Bartolotta e di chi l’ha sempre sostenuta: Salvo Vitale in primis e “i compagni di Peppino”, costituitisi parte civile nei processi, insieme con la signora Impastato e con il Centro Siciliano di Documentazione Giuseppe Impastato fondato da Umberto Santino e Anna Puglisi.
E Salvo non ha mai dismesso il suo impegno antimafia, consolidatosi negli anni con incontri nelle scuole (si era nel frattempo laureato in storia e filosofia), con il suo blog “Il Compagno – giornale di controinformazione in stile radio Aut”, con la collaborazione con radio Cento Passi di Danilo Sulis e con la sua costante e incoraggiante presenza a tutte le nostre iniziative politiche, non solo in ricordo di Peppino ma anche per la giustizia sociale e l’equità.
La camera ardente, oggi e domani, è visitabile nella stanza d’ingresso a piano terra di Casa della Memoria Felicia e Giuseppe Impastato, aperta sulla via centrale di Cinisi: vi riposa tra nuvole di rose rosse e architetture di moltiplicati girasoli, circondato dai manifesti di tutti gli anniversari di quell’indimenticato 9 maggio 1978, che ha sempre contribuito ad organizzare.
La figlia, che ci saluta tra le lacrime a pugno chiuso, e la famiglia tutta chiedono a chi vuole, nel ricordo di Salvo, di lasciare una somma, grande o piccola che sia, destinata proprio alla Casa della Memoria, casa natale di Peppino ed ora prezioso memorial di una vita vissuta nella gioia e nella lotta.
La minuscola camera da letto di Peppino al piano di sopra, coi suoi libri, i suoi dischi, la sua chitarra, evoca l’identica commozione della casa di Anna Frank, con la sua finestrella aperta sul noce frondoso e sulle stelle…
Giusto luogo per salutarci ancora una volta, caro Salvo…
Il funerale laico domani alle 15
Per una donazione: Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato – Banca Unicredit filiale di Cinisi
IBAN: IT23K 02008 43300 000 103 754 142