Salta al contenuto principale

Palermo: Donne per la pace, presidio per la verità e la giustizia a Gaza

“Dire la verità in un mondo di menzogne è un atto che comporta rischi politici” (Hannah Arendt)

A Gaza, chi racconta ciò che vede rischia la vita ogni giorno. Dal 7 ottobre 2023, duecentosessantanove giornaliste e giornalisti hanno trovato la morte per attacchi mirati voluti dal governo israeliano che nega l’accesso alla stampa internazionale, distrugge redazioni, diffonde accuse infondate, perseguita e diffama reporter palestinesi per isolare le loro voci e impedirne l’ascolto.

In questi ultimi due anni, oltre all’Ucraina anche paesi come Sudan, Pakistan, Siria, Myanmar hanno visto morire numerosi operatori/trici dei media. Gli attacchi alla stampa indipendente crescono sotto regimi autoritari, mentre la disinformazione si diffonde rapidamente sui social.

Negli USA, Trump ha definito la stampa libera “nemica del popolo” e promuove cause legali contro testate importanti. In Afghanistan, le giornaliste lavorano nascoste, sotto la costante paura dei talebani.
Chi lavora con una videocamera o un taccuino in mano, in mezzo alle esplosioni, agisce con la stessa determinazione di chi protegge una bambina o cura un ferito: difende la dignità umana e rivendica il diritto di ogni popolo a essere visto e ascoltato.

Nelle ultime settimane, il giornalista palestinese Anas al-Sharif è stato ucciso insieme ad altri cinque colleghi di Al Jazeera – Mohammed Qreiqeh, Ibrahim Zaher, Moamen Aliwa, Mohammed Noufal e Mohamed al-Khalidi. La loro scelta di continuare a documentare i bombardamenti, le macerie, la fame e l’assedio è stata un atto di resistenza nonviolenta.

Nonviolenza significa opporsi alla distruzione con la forza delle parole, delle immagini, della testimonianza perché difendere la verità è un atto di fedeltà a chi non può più parlare, e di responsabilità verso chi ha ancora il diritto di sapere.
Significa portare nel mondo la verità di chi non può raccontarsi da sé, impedendo che il silenzio e l’oblio cancellino ciò che accade.

Il Presidio donne per la pace partecipa al Presidio Permanente Palermo per la Palestina (che inizierà il 22 agosto alla Cala alle ore 19.30, ndr.), in solidarietà con la popolazione di Gaza e con chi, come Anas al-Sharif, ha sacrificato la propria vita per raccontare ciò che molti vorrebbero restasse invisibile.

Il 24 Agosto saremo presenti in via Cala n. 116 dalle 19.30 alle 20.30

Vi invitiamo ad unirvi a noi. Portiamo cartelli con parole di pace e di verità, perché la verità è condizione prima di giustizia e libertà per tutte e tutti.

UDIPALERMO – Le Rose Bianche – Donne CGIL Palermo –
Coordinamento Donne ANPI – Emily – Governo di Lei – CIF – Le Onde –
Arcilesbica – Donne della Comunità dell’Arca – Donne del Movimento
nonviolento – Donne del Circolo Laudato si’
https://www.facebook.com/people/Presidio-donne-per-la-pace
https://www.instagram.com/presidiodonne_palermo

Redazione Palermo

Fonte
https://www.pressenza.com/it/feed/