“Un atto dovuto lo stop al Defence summit, l’evento dedicato all’industria militare organizzato dal Sole 24 Ore per il prossimo 11 settembre presso l’Auditorium di Roma. Questa ‘fiera delle armi’, dove sarebbe andata in mostra, tra le altre cose, la stessa tecnologia militare che l’Italia fornisce a Israele per il genocidio in corso del popolo palestinese a Gaza e in Medio Oriente, soprattutto in questo momento storico, sarebbe stata scandalosa non solo all’Auditorium, perché in contrasto con le sue finalità statutarie, ma in qualunque sede. L’evento pertanto dev’essere annullato in via definitiva”. Lo dichiara il gruppo promotore “Stop Rearm Europe – Roma”, composto da oltre 70 realtà di tipo associativo, movimenti, partiti, che lo scorso 21 giugno è sceso in piazza a Roma con oltre 100mila persone con la manifestazione nazionale “Stop Rearm Europe – No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”.
“Iniziative come il Defence summit sono un affronto per i diritti umani, per la Repubblica italiana, nata dalle ceneri di due guerre mondiali, e per la città di Roma, da sempre crocevia di culture e dialogo tra i popoli, dove è in corso il Giubileo e dove ancora risuonano i numerosi appelli alla pace di Papa Leone XIV e Papa Francesco”.
“La mobilitazione per la pace, per il disarmo e contro il riarmo è ormai permanente e sarà in ogni sede e in ogni luogo per bloccare le politiche belliciste finché queste non batteranno in ritirata. Laddove l’economia di guerra e l’autoritarismo minacciano stato sociale e democrazia, la mobilitazione sociale permanente è l’ultimo baluardo per la tutela dei diritti e della libertà d’espressione.”
Stop Rearm Europe