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Lettera di una laureanda di Gaza

Riceviamo la terza lettera da Nancy Hamad, laureanda in economia a Gaza. Sei mesi fa Nancy ha ricevuto dal collettivo “Romatre Etica” una laurea honoris causa simbolica in economia, in concomitanza con quella conferita dalla Terza università capitolina, in modo scandaloso e inopportuno, praticamente a porte chiuse, alla costituzionalista ex ufficiale dell’esercito israeliano Daphne Barak Erez: l’accademica è stata una delle artefici sul piano giuridico del regime di apartheid della cosiddetta “unica democrazia in Medio Oriente”.

La situazione a Gaza è stata molto difficile per noi, i bombardamenti israeliani sono andati avanti per altri dieci giorni, giornate molto intense, strane e insolite: non eravamo abituati a sentire così vicino il rumore dei bombardamenti. Questa situazione mi rende una testimone della notte, della sua forza e questa mi mette in tensione, mentre seguo questa prima fase dei negoziati. Ora si percepisce questa tensione dappertutto, un’apprensione per ciò che potrebbe succedere e se si riuscirà a porre fine a questa guerra crudele e difficile per tutti noi.

O forse no? La tensione e le preoccupazioni mi hanno consumato la vita in questi ultimi giorni. La guerra mi ha privato della mia passione per la vita. Non ho voglia di fare nulla in queste condizioni così difficili. Volevo integrare la mia laurea triennale con una laurea magistrale, ma la situazione che viviamo mi ha fatto perdere la speranza e il desiderio di continuare a perseguire i miei sogni e la mia strada. La vita mi appare come già finita, ma forse perché questo tipo di vita, a Gaza, è oltremodo difficile. Spero che la guerra finisca, così come i bombardamenti e le esplosioni. Spero che gli aiuti umanitari possano finalmente raggiungere le persone affamate che non possono riceverli a causa dell’occupazione. Grazie a tutti.

 

Redazione Roma

Fonte
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