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Algoritmi, strutture e agire sociale |
Nell’ultimo decennio, connettersi a Internet è diventato sinonimo di utilizzo di media algoritmici, come social media, piattaforme streaming, motori di ricerca, servizi di videotelefonia, app di e-commerce e così via. Ogni istante della nostra vita quotidiana è ormai caratterizzato dalla presenza o dall’utilizzo costante di queste tecnologie computazionali che non solo mediano, ma contribuiscono a costruire e plasmare le nostre relazioni, i processi di costruzione del senso e la vita sociale nel suo insieme (Gillespie, 2015; Beer, 2017). Questi sistemi sono perlopiù di proprietà di pochissime aziende tech statunitensi, le quali impongono agli utenti condizioni d’uso segnate da rapporti di potere fortemente asimmetrici (Couldry, Mejias, 2019). |
società, sociologia, social, algoritmi |
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Apriti standard! |
Da molti anni si sente parlare di software libero e di tecnologie aperte e dei vari aspetti etici, filosofici, giuridici ed economici connessi a questo particolare modo di approcciare l’informatica. Spesso si è sottolineata l’importanza di poter disporre di strumenti software che fossero distribuiti in modalità libera dai tradizionali vincoli della proprietà industriale e il messaggio sembra ormai arrivato anche ai grandi player del settore ICT. Quello che non tutti sanno (o che trovano più comodo non sapere) è invece che poco conta il poter disporre di software libero e open source se il mercato e con lui le prassi comuni degli utenti sono irrigiditi su meccanismi viziosi da cui è sempre difficile allontanarsi. Quale magra consolazione è usare software libero sul nostro computer se poi vediamo costantemente che la gran parte delle informazioni presenti in rete circolano in forme e modi del tutto chiusi, proprietari, non trasparenti! |
software libero |
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Un’esperienza di didattica e lavoro con software libero in ambiente universitario: il caso di Montegrotto Terme (Padova) |
Un nuovo approccio didattico nel software open-source è stato applicato durante gli ultimi scavi archeologici gestiti dall’Università di Padova presso il sito di Montegrotto Terme (Padova). Un team di acheologi e studenti ha condotto le attività di rilevamento e ottenuto buoni risultati. |
archeologia, software libero |
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Workshop ArcheoFOSS 2012: dal software libero alla conoscenza archeologica aperta |
La settima edizione del Workshop ArcheoFOSS si è svolta a Roma presso il Museo Nazionale Archeologico Romano, nella particolare cornice offerta dalla sede di Palazzo Massimo alle Terme. I tre giorni dell’evento (11 giugno, Open Labs; 12 e 13 giugno, sessioni del Workshop e tavole rotonde) hanno segnato una nuova e felice occasione di incontro e di confronto tra le diverse anime dell’iniziativa ArcheoFOSS. Organizzata dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR) in stretta cooperazione con il Comitato promotore e scientifico del Workshop ArcheoFOSS, l’edizione 2012 ha teso ad esplicitare meglio anche le istanze di una rinnovata attenzione del MiBAC e dei suoi istituti territoriali per i temi del Free and Open Source Software (FOSS) e delle applicazioni tecnologiche dedicate allo studio analitico, alla conoscenza, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio archeologico italiano. |
archeologia, workschop |
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Storia della Filosofia |
Questo wikibook intende ripercorrere la storia della filosofia occidentale dalle origini a oggi. La storiografia tradizionale divide la storia del pensiero occidentale in quattro periodi:
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Manuale di Filosofia |
Questo manuale è stato realizzato da docenti della Scuola Secondaria di Secondo grado, con lo scopo di fornire agli studenti uno strumento snello e allo stesso tempo esaustivo per lo studio dei nodi essenziali della filosofia, dall’antichità sino ai giorni nostri. |
storia della filosofia |
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Guida completa di Debian |
linux, software libero, guide e manuali |
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La Cattedrale e il Bazar |
"La Cattedrale e il Bazar" è un saggio scritto da Eric S. Raymond nel 1997 che analizza due diversi modelli di sviluppo del software: quello chiuso e centralizzato (la "cattedrale") e quello aperto e collaborativo (il "bazar"). Raymond descrive come, contrariamente all'approccio tradizionale dove pochi sviluppatori costruiscono il software in modo controllato e riservato, i progetti open source come Linux riescano a prosperare grazie a una comunità ampia, dinamica e trasparente. Ogni utente può contribuire, trovare bug e proporre miglioramenti in un processo continuo di evoluzione. Il saggio ha avuto un impatto enorme sulla cultura del software libero e sull'adozione dei modelli di sviluppo aperto, ispirando anche aziende e progetti commerciali ad abbracciare pratiche più collaborative. Una delle sue tesi più famose è: |
software libero |
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Centro Studi sul Software Libero + CoopyLeft di Vincenzo Bruno - Open Source for Open Mind |
Vincenzo Bruno illustra l'operato di Coopyleft, una cooperativa calabrese che fa business sfruttando le opportunità concesse dalle tecnologie libere. |
software libero |
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La Repubblica del software (libero) |
Un documento visuale sulla realtà del software libero con interventi di Richard Stallman e Vincenzo Vita |
software libero |