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filosofia

Biopolitica ed ecologia

Uno dei problemi fondamentali nelle opere di Michel Foucault e Georges Canguilhem è lo studio dello stato epistemologico e del funzionamento politico del discorso biologico, esplorato nel suo carattere completamente eterogeneo, plurale e conflittuale. Partendo dalle relazioni e dalle tensioni tra i loro orientamenti teorici, il presente lavoro tenta una rilettura critica delle loro ricerche, con l’obiettivo di integrare e mobilitarne l’analisi alla luce dei dibattiti politici ed epistemologici contemporanei. In questo senso, la filosofia biologica di Canguilhem ci permette di riesaminare le concezioni foucauldiane della storia, della società, della soggettività, della tecnologia e dell’ambiente; inoltre, consente una ri-interrogazione sugli spazi di intervento delle tecnologie biopolitiche da una prospettiva socio-ecologica ed eco-istorica.

Michel Foucault, Georges Canguilhem, biopolitica
Opere Generali

Automi, realtà virtuale e formiche

Automi, realtà virtuale e formiche (“Automata, realtà virtuale e formiche”) propone un’analisi della complessità del fenomeno bellico attraverso tre diversi approcci: nella microfisica dell’azione individuale, nella realtà simulata e in una metafora con l’ambiente biologico. L’indagine sulla natura delle interazioni tra uomo e macchina presenta il tentativo di dominare l’incertezza Clausewitziana della battaglia attraverso un sistema automatizzato post-umano. Questo sembra essere risolto nel Punto Omega, che il teologo di Chardin aveva identificato come punto di fuga dall’entropia e dal disordine della realtà. Non c’è né una soluzione scientifica, né un destino teologico. L’intelligenza è condivisa attraverso la semantica del satellite, del drone e attraverso le informazioni che passano dalla macchina alla macchina. Mentre i guerrieri agiranno come uno sciame, condividendo un'enorme quantità di dati, ognuno di essi sulle ghiandole esocrine della macchina, St. Basilio aveva ragione quando avvertì che chiunque affermi di parlare sulla natura delle cose (e quindi sulla guerra) dovrebbe prima essere in grado di parlare della natura della fora.

realtà virtuale, satelliti, sociologia, automi
filosofia

Algoritmi, strutture e agire sociale

Nell’ultimo decennio, connettersi a Internet è diventato sinonimo di utilizzo di media algoritmici, come social media, piattaforme streaming, motori di ricerca, servizi di videotelefonia, app di e-commerce e così via. Ogni istante della nostra vita quotidiana è ormai caratterizzato dalla presenza o dall’utilizzo costante di queste tecnologie computazionali che non solo mediano, ma contribuiscono a costruire e plasmare le nostre relazioni, i processi di costruzione del senso e la vita sociale nel suo insieme (Gillespie, 2015; Beer, 2017). Questi sistemi sono perlopiù di proprietà di pochissime aziende tech statunitensi, le quali impongono agli utenti condizioni d’uso segnate da rapporti di potere fortemente asimmetrici (Couldry, Mejias, 2019).

società, sociologia, social, algoritmi
informatica

Apriti standard!

Da molti anni si sente parlare di software libero e di tecnologie aperte e dei vari aspetti etici, filosofici, giuridici ed economici connessi a questo particolare modo di approcciare l’informatica. Spesso si è sottolineata l’importanza di poter disporre di strumenti software che fossero distribuiti in modalità libera dai tradizionali vincoli della proprietà industriale e il messaggio sembra ormai arrivato anche ai grandi player del settore ICT. Quello che non tutti sanno (o che trovano più comodo non sapere) è invece che poco conta il poter disporre di software libero e open source se il mercato e con lui le prassi comuni degli utenti sono irrigiditi su meccanismi viziosi da cui è sempre difficile allontanarsi. Quale magra consolazione è usare software libero sul nostro computer se poi vediamo costantemente che la gran parte delle informazioni presenti in rete circolano in forme e modi del tutto chiusi, proprietari, non trasparenti!

software libero
informatica

Un’esperienza di didattica e lavoro con software libero in ambiente universitario: il caso di Montegrotto Terme (Padova)

Un nuovo approccio didattico nel software open-source è stato applicato durante gli ultimi scavi archeologici gestiti dall’Università di Padova presso il sito di Montegrotto Terme (Padova). Un team di acheologi e studenti ha condotto le attività di rilevamento e ottenuto buoni risultati.

archeologia, software libero
informatica

Workshop ArcheoFOSS 2012: dal software libero alla conoscenza archeologica aperta

La settima edizione del Workshop ArcheoFOSS si è svolta a Roma presso il Museo Nazionale Archeologico Romano, nella particolare cornice offerta dalla sede di Palazzo Massimo alle Terme. I tre giorni dell’evento (11 giugno, Open Labs; 12 e 13 giugno, sessioni del Workshop e tavole rotonde) hanno segnato una nuova e felice occasione di incontro e di confronto tra le diverse anime dell’iniziativa ArcheoFOSS. Organizzata dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR) in stretta cooperazione con il Comitato promotore e scientifico del Workshop ArcheoFOSS, l’edizione 2012 ha teso ad esplicitare meglio anche le istanze di una rinnovata attenzione del MiBAC e dei suoi istituti territoriali per i temi del Free and Open Source Software (FOSS) e delle applicazioni tecnologiche dedicate allo studio analitico, alla conoscenza, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio archeologico italiano.

archeologia, workschop
filosofia

Storia della Filosofia

Questo wikibook intende ripercorrere la storia della filosofia occidentale dalle origini a oggi.

La storiografia tradizionale divide la storia del pensiero occidentale in quattro periodi:

  • Filosofia antica: dalle origini alla chiusura dell'Accademia di Atene (529 d.C.)
  • Filosofia medievale: dal tramonto dell'antichità al XIV secolo circa
  • Filosofia moderna: dall'Umanesimo fino all'Illuminismo e Kant
  • Filosofia contemporanea: dalle filosofie post-kantiane a oggi
filosofia

Manuale di Filosofia

Questo manuale è stato realizzato da docenti della Scuola Secondaria di Secondo grado, con lo scopo di fornire agli studenti uno strumento snello e allo stesso tempo esaustivo per lo studio dei nodi essenziali della filosofia, dall’antichità sino ai giorni nostri.

storia della filosofia
informatica

Guida completa di Debian

linux, software libero, guide e manuali
informatica

La Cattedrale e il Bazar

"La Cattedrale e il Bazar" è un saggio scritto da Eric S. Raymond nel 1997 che analizza due diversi modelli di sviluppo del software: quello chiuso e centralizzato (la "cattedrale") e quello aperto e collaborativo (il "bazar").

Raymond descrive come, contrariamente all'approccio tradizionale dove pochi sviluppatori costruiscono il software in modo controllato e riservato, i progetti open source come Linux riescano a prosperare grazie a una comunità ampia, dinamica e trasparente. Ogni utente può contribuire, trovare bug e proporre miglioramenti in un processo continuo di evoluzione.

Il saggio ha avuto un impatto enorme sulla cultura del software libero e sull'adozione dei modelli di sviluppo aperto, ispirando anche aziende e progetti commerciali ad abbracciare pratiche più collaborative. Una delle sue tesi più famose è:
"Data abbastanza occhi, tutti i bug sono superficiali" (detta anche Legge di Linus).

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