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Il libro verde |
Il Libro Verde è una raccolta di documenti diplomatici presentati al Parlamento Italiano dal ministro degli affari esteri, Sidney Sonnino, il 20 maggio 1915. Il documento ha un'importanza storica cruciale, poiché offre una visione dettagliata dei negoziati diplomatici e delle relazioni tra l'Italia e gli altri Paesi europei, in particolare le potenze della Triplice Alleanza (Germania e Austria-Ungheria) e la Triplice Intesa (Francia, Regno Unito e Russia), nei mesi che precedettero l'entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale. Il titolo "Libro Verde" si riferisce al colore del fascicolo, che conteneva una selezione di documenti ufficiali che giustificavano la decisione dell'Italia di rompere la neutralità e di entrare in guerra contro l'Austria-Ungheria. Il documento espone le trattative segrete tra Sonnino e le potenze della Triplice Intesa che portarono alla firma del Patto di Londra (26 aprile 1915), in cui venivano promesse all'Italia considerevoli concessioni territoriali in cambio del suo intervento a fianco dell'Intesa. Attraverso questi documenti, il governo italiano cercava di giustificare agli occhi del Parlamento e dell'opinione pubblica la scelta di entrare in guerra, ponendo l'accento sul fallimento delle trattative con l'Austria e sulla necessità di difendere gli interessi nazionali. |
storia, Prima Guerra Mondiale |
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Contadini del Sud |
Scotellaro, poeta, scrittore e politico lucano, descrive con realismo e profonda empatia le difficoltà, le speranze e le aspirazioni dei contadini del Sud Italia, mettendo in luce la loro condizione sociale e l'ingiustizia di un sistema agricolo arretrato e oppressivo. Le sue poesie esprimono una forte connessione con la terra, con la vita rurale e con la dimensione collettiva della comunità contadina. L'opera si distingue per il suo linguaggio semplice ma incisivo, capace di trasmettere emozioni autentiche e riflettere le tensioni tra progresso e tradizione, tra il desiderio di emancipazione e la realtà di povertà e sfruttamento. |
letteratura, poesia, sociologia, narrativa italiana |
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Breviario di estetica |
Ecco i punti principali del "Breviario di estetica":
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estetica, filosofia |
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La difesa della libertà |
Uno degli atti più emblematici della sua difesa della libertà è il discorso che pronunciò alla Camera dei deputati il 30 maggio 1924, in cui denunciò i brogli elettorali e la violenza usata dal fascismo durante le elezioni politiche di quell'anno. Nel suo intervento, Matteotti non solo accusò il governo fascista di aver utilizzato mezzi illegali per mantenere il potere, ma difese anche con fermezza i principi democratici e costituzionali. Nel suo discorso, egli disse:
Questa denuncia coraggiosa segnò una linea di non ritorno nella sua lotta per la libertà e la democrazia, ma anche la sua condanna a morte. L'assassinioSolo pochi giorni dopo, il 10 giugno 1924, Matteotti fu rapito e assassinato dai sicari fascisti. La sua morte segnò uno dei momenti più drammatici nella storia della lotta contro il fascismo. Nonostante ciò, il suo sacrificio divenne un simbolo potente della resistenza contro l’oppressione, e la sua figura è spesso citata come martire per la difesa della libertà in Italia. Matteotti e la difesa della libertàLa libertà, per Matteotti, era un diritto inalienabile, non solo politico ma anche sociale ed economico. Credeva fermamente che senza la libertà di espressione, la libertà di organizzazione politica e sindacale, non potesse esserci una vera democrazia. Il suo approccio era radicato nei valori socialisti e nella convinzione che la giustizia sociale fosse imprescindibile per garantire una libertà effettiva a tutti i cittadini, specialmente ai lavoratori e alle classi più deboli. Il suo coraggio e la sua lotta per la libertà sono stati poi ricordati e onorati nella storia italiana come un esempio di resistenza civile e politica contro l’autoritarismo. |
fascismo, partito socialista italiano, scienze politiche |
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La tragedia di Giacomo Matteotti |
Filippo Turati e Anna KuliscioffFilippo Turati (1857-1932) è stato uno dei fondatori del Partito Socialista Italiano (PSI) e un importante teorico e politico socialista. Turati sostenne una visione riformista del socialismo, cercando di raggiungere i cambiamenti sociali e politici attraverso mezzi democratici e parlamentari, piuttosto che attraverso la rivoluzione. La sua carriera politica si intrecciò con i tumultuosi eventi della crescita del fascismo in Italia. Anna Kuliscioff (1854-1925), pseudonimo di Anna Moiseyevna Rozenštejn, è stata una delle più importanti figure femminili del socialismo italiano, oltre che la compagna di vita di Turati. Di origine russa, fu una delle prime donne laureate in medicina in Italia e una fervente militante socialista. Kuliscioff si batté strenuamente per i diritti delle donne, in particolare per il diritto al voto e per migliorare le condizioni lavorative delle donne e dei bambini. Anche lei, come Turati, sostenne un socialismo riformista, opponendosi a forme di violenza o rivoluzione armata. Insieme, Turati e Kuliscioff rappresentarono l'ala moderata del socialismo italiano e furono avversari del fascismo nascente, mantenendo una posizione chiara contro il regime di Mussolini. La tragedia di Giacomo MatteottiGiacomo Matteotti (1885-1924) è stato un deputato socialista e un importante oppositore del fascismo. Matteotti, noto per la sua oratoria e per il suo coraggio, denunciò pubblicamente le violenze e le irregolarità nelle elezioni del 1924, che avevano permesso al Partito Fascista di consolidare il proprio potere in Italia. Il 30 maggio 1924, in un discorso storico alla Camera dei Deputati, denunciò apertamente i crimini fascisti, accusando Mussolini di aver manipolato le elezioni. Pochi giorni dopo, il 10 giugno 1924, Matteotti fu rapito e assassinato da un gruppo di squadristi fascisti. Il suo corpo fu ritrovato solo due mesi dopo, suscitando una vasta indignazione in tutto il paese. Questo evento divenne un simbolo della brutale repressione fascista e segnò una delle prime grandi fratture tra il regime di Mussolini e la democrazia parlamentare italiana. Il delitto Matteotti provocò una crisi politica per il fascismo e spinse molti esponenti dell'opposizione, tra cui Turati e altri membri del PSI, a prendere posizioni sempre più radicali contro il regime. Tuttavia, la mancanza di una risposta coordinata e decisiva permise a Mussolini di consolidare ulteriormente il suo potere e instaurare la dittatura. |
scienze politiche, storia, fascismo |
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L'ultimo giorno di un condannato a morte |
Il romanzo è costruito come una sorta di diario del protagonista, che racconta le sue ultime riflessioni, paure e disperazione mentre attende l'esecuzione. Non conosciamo i dettagli del crimine commesso, poiché Hugo vuole spostare l'attenzione sulla sofferenza psicologica e sull'umanità del condannato, piuttosto che sui fatti del suo processo. Attraverso le sue parole, l'autore denuncia l'atrocità e l'inumanità della pena di morte, invitando il lettore a riflettere su temi come la giustizia, la libertà e la compassione. L'opera, sebbene breve, è densa di emozioni e profondamente coinvolgente. Hugo utilizza uno stile diretto e intimo per far sentire al lettore l'angoscia crescente del condannato, trasformando il romanzo in una toccante meditazione sulla vita e la morte. "L'ultimo giorno di un condannato a morte" è considerato una delle prime grandi opere di denuncia contro la pena capitale, influenzando il dibattito sulla giustizia nel XIX secolo. |
narrativa |
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Le selve ardenti |
"Le selve ardenti" è un romanzo d'avventura scritto da Emilio Salgari, pubblicato nel 1906. Fa parte del ciclo del Corsaro Nero, una delle serie più celebri dell'autore, ambientata nel contesto dei Caraibi e delle lotte tra corsari e colonizzatori spagnoli. Il romanzo racconta le avventure del Corsaro Nero, Emilio di Roccanera, e dei suoi fedeli compagni nella selvaggia foresta dell'America centrale. Dopo aver giurato vendetta contro il governatore spagnolo Wan Guld, responsabile della morte dei suoi fratelli, il Corsaro si trova coinvolto in una serie di peripezie, inseguimenti e battaglie nella giungla, che diventa un vero e proprio personaggio del racconto, con le sue insidie e pericoli. La "selva ardente" del titolo è un riferimento alle vaste foreste tropicali, spesso descritte come luoghi di mistero, pericolo e bellezza selvaggia. |
narrativa |
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Il saccheggiatore di relitti |
"Il saccheggiatore di relitti" (The Wrecker) è un romanzo d'avventura scritto da Robert Louis Stevenson in collaborazione con il suo figliastro Lloyd Osbourne, pubblicato nel 1892. La storia ruota attorno a un misterioso relitto, il "Flying Scud", e all'intrigo che coinvolge i protagonisti nella ricerca di tesori nascosti e segreti legati alla nave naufragata. Il romanzo segue le vicende di Loudon Dodd, un giovane artista americano, e il suo amico Jim Pinkerton, che si imbarcano in un'impresa per acquistare e recuperare i resti del "Flying Scud", una nave mercantile che si è arenata in circostanze sospette. Tuttavia, la scoperta del relitto li trascina in un complesso intrigo criminale che mette alla prova la loro lealtà e il loro ingegno. |
narrativa |
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Elementi. Libro primo |
Molto spesso avviene che libri moderni di argomento scientifico abbiano, almeno a guisa d’introduzione, pagine relative alla storia delle ricerche compiute fin dall’antichità in quel dato campo di studi, e in tali pagine si parli piú o meno diffusamente della scienza greca. |
matematica, geometria |
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Come scrivere i riferimenti bibliografici |
Questa guida si basa sui British Standard BS 1629 e BS 5605. In ogni caso, dato che tali standard non coprono tutte le fattispecie che si possono presentare nella realtà, laddove necessario gli Autori integreranno tali standard con quanto viene considerato nella prassi una best practice. |
Università di Padova, catalogazione bibliografica, Bibliografia |